sabato 1 giugno 2013

Long Wei 1 - Il Drago [arrivò in un giorno di pioggia]



Long Wei correva il rischio che l’originalità del suo assunto di base (spiattellato mesi or sono su internet e su Fumo di China) mettesse in prospettiva la sua effettiva realizzazione. Grandi aspettative: alla più insignificante crepa nel prodotto, questo crolla. Non è stato così.
La storia è serratissima (ma con i giusti tempi, vedi la breve sequenza alla Xaotech International) e molto articolata e probabilmente anche a causa del ritmo incalzante le battutine cool sono ridotte al minimo, con beneficio della fluidità della storia e della sua verosimiglianza. La trama la sanno già tutti quindi è inutile riassumerla, una maggiore discrezione da parte dell’Aurea avrebbe reso più efficace il prologo ma tant’è.
Nell’editoriale di presentazione si parla di noir metropolitano, ma qui ho trovato anche molto presenti, oltre alle scene d’azione, degli aspetti da commedia molto riusciti.
Contrariamente a quello che succede con i prodotti di questa categoria merceologica, Long Wei (almeno questo primo episodio) non dà affatto l’impressione di avere stiracchiato una storia per raggiungere la foliazione canonica, ma anzi si ha la piacevole sensazione che Cajelli abbia dovuto riassumere alcuni degli elementi di contorno in favore della compattezza. Ottimo.
Comunque quello che mi ha colpito maggiormente di questo primo numero sono i disegni di Luca Genovese, che ricordavo per quell’obbrobrio della miniserie sulle autostrade su Lanciostory. Sembra veramente un’altra persona, o si tratta veramente di un altro Luca Genovese o nel frattempo è maturato tantissimo (o magari gli hanno dato gli $timoli giusti).
Purtroppo il suo elegante segno modulato, i suoi neri pieni e i suoi tratteggi particolareggiati vengono vanificati da una qualità di stampa ai minimi storici. Forse è un problema della mia sola copia, ma la Cromografica Roma S. r. l. è riuscita in un’impresa che ritenevo fisicamente impossibile: nonostante i neri siano tutti sbiaditi e smangiucchiati, come se mancasse inchiostro, c’è comunque dell’inchiostro in eccesso che (quando non è finito nella pagina di fronte, cioè quasi sempre) ha impastato i tratteggi fino a confonderli. Figurarsi quindi quanto “leggibili” siano i segnali e le insegne che Genovese ha inserito con perizia nelle sue tavole. Ma magari sono solo stato io sfortunato.
Ah, Genovese si fa pure i balloon e parte del lettering da solo, quindi almeno in parte questo punto debole storico dell’Eura/Aurea ci viene risparmiato.
Per il futuro, però, meglio evitare le tavole doppie, dalla fruibilità ridotta senza smembrare l’albetto.
Molto bella la copertina di LRNZ, anche se un po’ fuorviante: il protagonista sembra un ragazzino.

2 commenti:

  1. questo devo comprarlo subito, lo attendevo, è uscito anche in edicola o solo nelle librerie?

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    1. "dovrebbe" essere uscito nelle edicole, ma io l'ho trovato solo il giorno dopo l'uscita ufficiale e non ce l'avevano nè all'edicola della stazione nè in quella di un centro commerciale!

      Trattandosi dell'Aurea penso che in fumetteria si vedrà tra qualche mese.

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