venerdì 18 marzo 2016

Il Toppi. Uno straordinario uomo normale

Come intuibile dal sottotitolo, questa biografia di Sergio Toppi non verte principalmente sulla sua attività artistica ma si concentra sulla sua figura umana, tramite testimonianze di prima mano della moglie Aldina Monesi e della ristretta cerchia di amici che frequentò in sostanza per tutta la vita.
Con questa impostazione Omero Pesenti correva il rischio di scadere nell’agiografia o nella raccolta di pettegolezzi ma è riuscito a evitare entrambi gli estremi producendo un libro scrupoloso e meticoloso da cui ha saputo osservare la vita del Toppi con la corretta distanza e discrezione (indugiando solo in qualche episodio privato degno di nota come il rapporto con gli amati animali domestici), anche quando ne ha raccontato i molteplici problemi di salute.
Lo stile di Pesenti è accattivante e coinvolgente non solo per l’argomento trattato ma anche per il piacevole ritmo incalzante dato dalla sintassi rapida e i periodi brevi, con dei garbati ma efficacissimi spunti ironici («Lui e l’Aldina sopportano con malcelata noia e impazienza le proiezioni di diapositive in casa di qualcuno […]. Per loro è l’equivalente di un’esecuzione capitale. Chissà cosa penserebbe il Toppi se gli dicessero di usare Facebook.»). Mi ha lasciato un po’ perplesso che sia stato lo stesso autore a inserire delle note dell’Autore nella parte principale che ha scritto lui in persona, dando così l’impressione che quello letto fosse un lavoro in divenire o una penultima stesura prima della versione definitiva.
La rigorosa e partecipata cronaca della vita del Toppi (en passant, anche un mio amico mollò Medicina a causa dell’insormontabile esame di Chimica) permette all’autore di ricostruire con grande efficacia la contemporanea storia d’Italia, soprattutto gli anni ’40 e ’60. Il tutto senza assecondare facili moralismi avanzando ad esempio l’ipotesi che i contatti della madre, impiegata presso una casa editrice, possano essere stati funzionali nel trovare i primi impieghi di Sergio Toppi, tra cui la celebre collaborazione con lo Studio Pagot.
Il Toppi si conclude con delle interviste-appendici a quattro persone che furono intimamente legate al fumettista e la naturalezza con cui si sono messe a nudo (parlando anche di un altro grave lutto oltre a quello del disegnatore) rivela evidentemente la grande levatura umana di Sergio Toppi. Oltretutto è notevole la cura di Pesenti anche in questa parte del volume, per cui gli aneddoti riportati nel nucleo principale del testo vengono citati nelle interviste senza dilungarsi in dettagli già sviscerati. Oltre che un bravo affabulatore Pesenti è evidentemente anche un editor molto meticoloso.
Un libro consigliato non solo agli amanti di Toppi, insomma. Edito da Eremon Edizioni, costa 14,90 euro e contiene delle illustrazioni inedite fuori testo a colori.

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