domenica 10 maggio 2020

Forse sono io prevenuto?

È quello che mi sono chiesto dopo essermi lamentato per l’ennesima volta della presenza su Historica di un fumetto di guerra. E allora ho pensato di quantificare questo n (“ennesimo” deriva dalla variabile n che si usa in matematica? boh), cercando di essere il meno rigido possibile nel valutare il genere di un fumetto, visto che alcuni presentano aspetti che potrebbero facilmente essere associati al genere bellico. Forse sono io ad avere una percezione sbagliata. Orbene, su un totale di 91 volumi usciti finora ho trovato ben 31 fumetti di guerra “puri”, praticamente poco più di uno su tre. Uno sproposito. E questo tenendomi appunto largo e senza mettere nel computo Ricordi della Grande Armata e altri.
Se però comprendiamo nell’insieme anche i fumetti napoleonici (che volenti o nolenti devono parlare anche di guerra) il totale aumenta di 4 unità, stessa cifra che andrebbe messa nel computo se ci mettessimo dentro anche quelli in cui la guerra si percepisce anche se non si vede direttamente, come Berlino e I Cosacchi di Hitler. E non ho nemmeno tenuto conto di quei fumetti che effettivamente trattano di guerra, ma da un punto di vista diverso (Fax da Sarajevo) oppure con abbondanti innesti soprannaturali (Adler/Eagle): dovrebbero entrare nel conto anche loro e così si aggiungono altri 3 volumi. Poi ci sarebbero certi episodi de Le Torri di Bois-Maury che sono ambientati durante le Crociate e forse in qualche conflitto successivo, ma nella mia magnanimità non li ho considerati, così come non ho tenuto conto nemmeno di Valois. Però La lama e la croce è stato inserito nella categoria-ombrello della Guerra dei Trent’Anni e forse (non l’ho letto) anche quello è di genere bellico.
Insomma, il totale arriverebbe a toccare quota 42, se non addirittura 43. Certo, non sono mancate delle belle letture anche in questo contesto, ma veramente mi sembra che sia stato dato troppo spazio a questo genere. Con tutto il ben di dio che attende di essere edito o ristampato in Italia…

6 commenti:

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    1. E di scoperte, esplorazioni, complotti, vite eccezionali e vite quotidiane...

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  2. Le guerre sono più adatte ad essere raccontate. Poi con il doppio anniversario i francesi si sono scatenati, in fin dei conto, loro le guerre le hanno vinte!
    Comunque, io Ribelli e tutto ciò che è prima del 20° secolo, non lo inserirei nella categoria "propriamente".

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  3. Beh, quello che non hai preso chiamandosi La guerra dei trent'anni...

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    1. statisticamente uno in più o in meno...
      E già così mi sono tenuto largo!

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