martedì 19 maggio 2020

Si torna in pista


4 commenti:

  1. Io tornai in pista sabato scorso con volumi bonelliani ordinati da tempo: i primi tre del Confine ed il terzo ed ultimo di Deadwood Dick (ormai non ci si stupisce più di niente, ma fa un certo effetto vedere scene di sesso in un western della Bonelli).
    Sabato prossimo sarà il turno della fumetteria in un altro comune, dove mi aspettano titoli della Kleiner Flug, alcuni dei quali, essendo usciti da oltre due anni, beneficiano sempre del 15% (mi hanno mandato la scheda fatta al computer di ciò che ho in casella, con i prezzi già scontati, quindi da buon ragioniere ho verificato!).

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    1. Il Confine attirava molto anche me, come anche Quei Due di Faraci & Ziche di cui sull'ultima Anteprima è annunciato il secondo volume. Però a Lucca allo stand Bonelli mi sono sembrati dei normali bonelliani ingranditi, e ci perdevano nel formato più grande. Aspetto la versione più piccola da edicola, se mai la faranno.

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    2. Ti confermo che sono bonelliani ingranditi, proprio perché poi arriverà la versione economica (ma non vogliono dire quando). Il colore però riempie gli spazi ed è piacevole. Mi da più fastidio l'alternanza dei disegnatori: Palumbo, Cannucciari, Ambrosini. La storia non è certo spontanea, è troppo studiata a tavolino nei minimi particolari, ha un che di artificioso (mi rendo conto che sono le stesse parole che ho usato per Saga di Brian Vaughan). Naturalmente è una bella storia, si legge con piacere e riesce anche a stupire, nel senso che nel lettore si creano false aspettative.

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    3. Purtroppo Quei Due non è a colori e aprendo il volume a Lucca rimasi malissimo nel vedere gli sfondi praticamente vuoti... pur rimanendo la Ziche bravissima, ma si intuiva che non era quello il formato giusto. Mi pare che Il confine abbia solo sei vignette per pagina, o forse anche di meno, e lo stesso per la serie supereroistica di Casali.
      Avranno sicuramente i loro motivi per farlo, magari puntare sulle fiere è una mossa vincente. Io comunque attendo le versioni "popolari".

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