lunedì 13 febbraio 2017

Avevo visto giusto?

Forse. Comunque è presto per dirlo. In ogni caso il nuovo fumetto I Cavalieri di Mikaël Roux è molto simpatico. Se solo ne mettessero qualcun altro, di fumetto, su Il Giornalino...

6 commenti:

  1. Ma nelle pagine dove non c'è fumetto cosa c'è? Ormai sono eoni che Il Giornalino non si vede più nelle edicole da queste parti, ma una volta non era più o meno tutto fumetto?

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    1. Hanno dilatato la grafica degli articoli (persino un giovane lettore se ne è lamentato!), c'è un poster che occupa le pagine centrali e adesso hanno sostituito i test con dei redazionali in cui hanno un rapporto più diretto coi lettori, che fanno domande, mandano foto, barzellette, ecc.
      Poi ci sono una mezza dozzina di pagine per il romanzo a puntate e altrettante per i giochi enigmistici alla fine.
      il Giornalino non è mai stato tutto fumetto, almeno da quello che so io: almeno metà delle pagine sono sempre state dedicate ad articoli, aiuti per le ricerche e redazionali vari.

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    2. Ricordo che lo prendevo da bambino in Chiesa o all'oratorio, all'epoca c'erano cose come Topeka Smith, i fumetti delle Hot Wheels, i Muppet in miniatura ma soprattutto Lucky Luke. Poi qualche articolo e gli inserti centrali didattici, però mi è rimasta questa impressione che la parte dedicata al fumetto fosse decisamente predominante.

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    3. Può essere: alla direzione si sono avvicendati tanti direttori diversi e quindi alle politiche editoriali cambiavano. Di alcuni di metà anni '70 che ho, comunque, così a occhio credo che i fumetti non occupino più della metà. Anche quelli che vedevo alle elementari mi pare che fossero abbondantemente costituiti da parti scritte. E' probabile che in certi periodi abbiano preferito contentrarsi sui fumetti come ricordi tu (ma non è che ti ricorsi pochi articoli perché non li leggevi? ;) )

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    4. Ero più piccino, i ricordi ormai evaporano, può anche essere che effettivamente non leggessi gli articoli, ma non ho proprio memoria di pagine scritte oltre agli inserti e qualcosa di sporadico qua e là. Ma ripeto, probabilmente i miei ricordi difettano.

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  2. Ricordo un vecchio racconto di Woody Allen in cui si satireggiava brevemente la moda dei corsi di lettura veloce che promettevano di iniettare nel discepolo un metodo che permetteva di digerire un mattone di centinaia di pagine in pochissimo tempo sacrificando via via gli avverbi e poi gli aggettivi e così via. Il personaggio del racconto aveva così affrontato Guerra e Pace e aveva capito che si svolgeva in Russia. Io approccio così e da anni i comics che leggo, il che mi porta ogni tanto a fare figuracce: ad una festa ho detto che Il Morto era una raccolta delle covers di Crepax per Tempo Medico.

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