martedì 16 ottobre 2018

Historica Biografie 18: Alessandro Magno

La splendida copertina non delude le aspettative: anche le tavole interne sono dello stesso altissimo livello. Alessandro Magno prende le mosse dall’incontro, dopo decenni dalla morte dell’imperatore, di un oplita e di uno scriba che lo avevano seguito nelle sue campagne di conquista. Chiacchierando, i due rievocano il passato e quindi i punti salienti delle imprese militari e politiche di Alessandro Magno, che riuscì a coronare il suo sogno di unire Grecia e Persia.
Quello che emerge da questi frammenti non sono solo il carisma, l’acume politico e il genio strategico del Macedone, ma anche la sua cinica accortezza nel crearsi un’immagine mitica da tramandare ai posteri, “suggerendo” ai suoi biografi cosa scrivere nei loro resoconti. E d’altra parte dal “making of” risulta che avesse ingaggiato tre artisti per perpetuare l’immagine che lui voleva dare.
L’espediente di far narrare la vita di Alessandro Magno da due persone diverse permette agli sceneggiatori David Goy e Luca Blengino di farli divergere nell’interpretazione di alcuni fatti, fornendo così al lettore una panoramica più esaustiva sulle ipotesi storiografiche degli eventi narrati.
È curioso constatare come lo stesso espediente narrativo usato il mese scorso abbia portato in questo caso allo sviluppo di una storia coinvolgente e per nulla didascalica o noiosa.
Come dicevo in apertura, i disegni di Antonio Palma sono stupendi: fortemente realistici, sono anche molto espressivi. Le tavole sono poi strutturate nella maniera più funzionale alla narrazione, ma il lettore più esteta potrà bearsi perdendosi nei dettagli della battaglia alle pagine 10 e 11 o della presa di Persepoli di pagina 15. La recitazione dei personaggi è comunque il punto di forte di Palma, che evidentemente avrà fatto posare qualche amico o si sarà ispirato ad alcuni attori (mi pare che lo scriba sia un po’ Ben Kingsley). I colori di Flavio Dispenza e Arancia Studio si sposano alla perfezione coi disegni, arrivando in alcuni frangenti ad aggiungere fascino alle tavole.
Unici limiti della parte grafica: l’uso del computer per moltiplicare le “comparse” è troppo evidente e fa a pugni con gli splendidi disegni di Palma; il lettering usato per le onomatopee è manifestamente digitale e nemmeno questo si sposa bene con i disegni.
Come nel caso degli altri volumi della collana, l’appendice storiografica è fondamentale per avere una panoramica più ampia sul protagonista e per approfondire alcune vicende solo riassunte nel fumetto, ma in questo volume specifico è stato interessante leggere un’ulteriore interpretazione di Paulin Ismard della scena narrata a pagina 37.
Un altro bel fumetto di Historica Biografie, superiore anche a Cleopatra.
Permane però il mistero sul perché la Mondadori distribuisca i suoi volumi in ritardo, almeno dalle mie parti: Alessandro Magno è arrivato in edicola solo oggi anche se ufficialmente dovrebbe essere uscito venerdì scorso.

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