Ahimè, mi sono dimenticato di
prenderlo all’ultima Lucca
e così ho dovuto aspettare un po’ per poterlo recuperare. Anche questo
volumetto è veramente bello, come ci ha abituato la collana.
Nell’interpretazione di Giovanni
Eccher e Sergio Ponchione gli elementi della Tavola Periodica (di cui l’anno
scorso ricorrevano i 150 anni) vengono trasfigurati in supereroi in nuce, una sorta di giovani X-Men con
tanto di scuola dedicata e un mentore simil-Professor X, Mendeleev in persona. Ne
L’Accademia del Professor M per Elementi
Dotati ci troviamo negli anni ’30 e il professor Segrè porta all’istituto
la sua creazione/figlio, il numero 43 che corrisponde al Tecneto. Qui viene
sottoposto a misurazioni e viene introdotto alla “vita” nella
villa-laboratorio, facendo conoscenza con i suoi futuri compagni – non tutti
ovviamente “reagiranno” bene alla sua presenza.
Pur nel suo dichiarato intento
didattico e praticamente senza alcuna trama alla base, questo fumetto è una
storia molto riuscita a coinvolgente, e i disegni di Ponchione sono eccezionali.
Come di consueto negli albetti Comics&Science, una parte
consistente del volume è dedicata a un’intervista ai due autori. C’è poi un
articolo di approfondimento sulla Tavola Periodica a firma Andrea Ienco e
Samuele Staderini. Forse una nota leggermente stonata è l’intervento di Dario
Bressanini, sicuramente interessante e documentatissimo (ma anche molto ben
scritto: l’incipit con l’associazione degli elementi 15 e 17 agli anni della
Prima Guerra Mondiale è un bel tocco di classe) però incentrato sugli effetti
venefici e distruttivi che l’uomo ha saputo trarre dagli elementi, il che getta
un’ombra un po’ deprimente sul volume. Molto ben scritto e originale anche
l’intervento di Gabriele Bianchi sulla vita di Dmitrij Mendeleev, che sfata
alcuni miti romantici non solo sulla scienza.
Può darsi che i redazionali siano
stati realizzati basandosi su una versione preliminare della sceneggiatura, che
poi è stata modificata: nel fumetto la scena in cui il Potassio brucia è diversa
e non ci sono tende, e il Fosforo non è proprio incazzoso come descritto nel
pezzo di Bressanini.
Sparse per il volume ci sono varie
vignette di Walter Leoni e nelle ultime pagine c’è una storia umoristica di 4
tavole di Davide La Rosa, habitué
della testata. Manca invece il consueto intervento di Lercio.it, sostituito dal
collettivo La Scienza Coatta.
Un altro ottimo volumetto di
questa collana.
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