lunedì 30 novembre 2020

Confessioni

Ho letto e apprezzato (pur nell’estemporaneità della proposta) il fascicolo Una giornata qualsiasi di Algozzino e Battestini. Però non l’ho capito. Il gioco degli autori è quello di calarci nella soggettiva di tre adolescenti che hanno ognuno un qualche tipo di problema, fino alla rivelazione finale quando si guardano allo specchio. Ma non ho capito quale sia questa rivelazione. Ho provato a fare qualche supposizione ma nessuna mi ha soddisfatto:

1 – i tre ragazzi (due maschi e una femmina) sono affetti da qualche patologia come deficit cognitivi o autismo ma fino a quel momento il lettore non se ne sarebbe dovuto accorgere (impossibile, perché il fascicolo è presentato proprio nell’ottica di evidenziarne le disabilità).

2 – i tre ragazzi  sembrano essere affetti da qualche patologia come deficit cognitivi o autismo, ma alla fine si scopre che non lo sono (il casco che uno porta ancora addosso smentirebbe però questa lettura.

3 – i tre ragazzi sono in realtà la stessa persona (ma lo stile di Battestini non è molto realistico e non è facile capirlo, né avrebbe avuto senso delimitare fino alla fine le loro vignette con colori diversi per distinguerli).

4 – alla fine sono i tre ragazzi che osservano il lettore (il riflesso di quello centrale allo specchio non è ribaltato).

Il mistero si infittisce considerando che nell’introduzione si fa riferimento a cinque protagonisti mentre in questo fascicolo ce ne sono solo tre – non è un refuso: degli altri due vengono anche forniti i nomi. Sono sicuro che appena risolto l’arcano la cosa mi sembrerà evidente, nel mentre se qualcuno volesse aiutarmi…

2 commenti:

  1. https://cartoonclubrimini.com/una-giornata-qualsiasi/

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    Risposte
    1. uhm... quindi era valida la prima ipotesi, ma Battestini avrebbe dovuto rendere più manifesta la cosa. E poi non è che sia questa grande sorpresa come ho scritto tra parentesi.
      Resta il mistero dei cinque personaggi che diventano tre.

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