venerdì 18 novembre 2016

Love - I Dinosauri

Il quarto volume della saga Love presenta il protagonista più originale di tutti: un dinosauro. Nella fattispecie si tratta di un Bambiraptor Feinbergi ed è probabile che sia stata una scelta meditata per il suo valore simbolico: quasi non più rettile ma non ancora uccello, è un po’ la metafora del periodo che stanno vivendo i dinosauri in questa fase della loro storia.
Il piccolo dinosauro è braccato da un Quetzacouatlus e quindi si ritira a più miti consigli al seguito di un Isisaurus Colberti che data la sua stazza a malapena (anzi, sembra proprio per niente) si accorge della sua presenza e gli offre inconsapevolmente la protezione di cui ha bisogno. Nel corso della vicenda si allontaneranno e si riavvicineranno diverse volte ed entreranno in scena molti altri dinosauri.
Mai come negli altri capitoli c’è infatti una tale varietà di specie animali e giustamente il titolo di questo volume è al plurale e non più al singolare come i precedenti. Ma forse è una scelta dettata dal fatto che alla fine I Dinosauri è una specie di buddy movie, sicuramente il capitolo più divertente della serie pur se non mancano nemmeno qui momenti assai drammatici.
Come al solito i disegni di Federico Bertolucci sono uno spettacolo, tanto più che qui si scatena con diverse tavole doppie, ma mi è sembrato che abbia usato un piglio più caricaturale (e fin qui niente di male, anzi) e si sia affidato più che altrove al computer: oltre alle pennellate digitali a volte pesantine e agli effetti fotorealistici che non c’azzeccano molto col suo stile, forse ha esagerato un po’ con i rami sfocati a fare da recadrage. Oltre che spettacolari le sue vignette rimangono comunque espressive e molto dinamiche.
In appendice c’è una ricchissima selezione di sketch e prove, anche questi fatti con il computer o la tavoletta grafica, che compensa con le sue oltre venti pagine la lunghezza ridotta de I Dinosauri rispetto agli altri volumi della serie: solo 55 tavole di fumetto. Grazie a questa sezione si può vedere concretamente il lavoro di scrupolosa documentazione effettuato da Brrémaud e Bertolucci e ho imparato i nomi dei dinosauri che ho snocciolato sopra con tanta sicumera senza averli mai sentiti nominare prima.

Nessun commento:

Posta un commento