venerdì 7 dicembre 2018

Fumettisti d'invenzione! - 136

Mi permetto di integrare il divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo originale.

CARTOONIST COME PROTAGONISTA – SERIE (pag. 19)

FANBOY
(Stati Uniti 1999, © Horse Feathers, Inc./Sergio Aragones, supereroi, parodia)
Mark [Stephen] Evanier (T), Sergio Aragonés (D) [con vari disegnatori ospiti]

L’adolescente Finster lavora in una fumetteria come commesso, ma il suo sogno è diventare fumettista. Ovviamente è un nerd disadattato che cerca inutilmente di avvicinare la bella della scuola, ignaro che una sua amica ha una cotta per lui. Per rifarsi delle storture della realtà e degli abusi che subisce si rifugia nella sua fertile fantasia, che diventa l’occasione per introdurre in ogni episodio degli inserti realizzati da disegnatori ospiti.
In appendice alla storia a fumetti di ogni numero viene presentato un editoriale scritto dallo stesso Finster che approfondisce gli argomenti di quell’episodio (la censura, la speculazione, ecc.).
Pseudofumetti: alcuni abbozzi di fumetti di Finster vengono mostrati solo nell’ultimo episodio, visto che sono funzionali alla trama; in precedenza vediamo solo alcuni dettagli che lasciano intendere che stesse lavorando a un fumetto con animali antropomorfi. In Fanboy vengono citati moltissimi fumetti esistenti, anche della Marvel e di altre case editrici concorrenti della DC che pubblicò Fanboy, con l’eccezione di Woman Warrior e di Elf People, una versione di Elf Quest col nome modificato probabilmente per questioni di copyright.

[ALTRO] SAGGISTICA (categoria non presente nel volume di Castelli)

IL PESCE DI LANA E ALTRE STORIE ABBASTANZA BELLE (ALCUNE ANCHE MOLTO BELLE, NON TANTE, SOLO ALCUNE) DI MARYJANE J. JAYNE
(Italia 2018, Feltrinelli, umorismo surreale)
Tito Faraci [Luca Faraci], Sio [Simone Albrigi]

Mary Jane J. Jayne è stata una figura chiave del XX secolo, misconosciuta finché Faraci e Sio hanno finalmente deciso di raccontarne i numerosi meriti. Tra le altre cose, ha persino inventato i fumetti. Il libro è in forma di saggio che antologizza alcune opere della Jayne.
Pseudofumetti: Blacky & the Feet, realizzato tra il 1893 e il 1895, è il primo fumetto della storia, soppiantato da Yellow Kid che ne rivelò la pochezza qualitativa. Mentre in Italia si pubblicava Califfo lo Sceriffo nell’inesistente Gazzetta della Simpatia della Gioventù, la Jayne realizzò Jim Jimmy the Little Rascal that Always Did Something Very Naughty, fumetto a vignette con rime baciate in calce come si usava all’epoca. Nel 1927 ebbe l’intuizione di creare Zio Marinaietto e alcuni suoi amici, di cui aveva profetizzato un successo che invece avrà Walt Disney con le sue creazioni, mentre Zio Marinaietto verrà interrotto il 17 novembre del 1928 a causa della violenza delle situazioni che raffigurava. Nel periodo d’oro del fumetto avventuroso americano a strisce (che secondo Faraci e Sio contemplerebbe anche un Dottor Diavolo accanto a Flash Gordon, The Phantom, ecc.) la Jayne realizzò Dick Strongapuncho, giunto anche in Italia col nome Dick Pugnoforte. A partire dal 1956 collaborò con la rivista MADemathics producendo fumetti istruttivi per aiutare i giovani lettori nell’apprendimento di alcune materie. Nel 1967 realizzò un fumetto di supereroi con protagonista il Team Investigamici, di grande successo.
Tra le opere minori, di cui non vengono presentati esempi nel saggio, vengono ricordate Flash Smith. Il ragazzo abbastanza veloce (1933-35), un manga edito da Shishuia nel 1940, il fumetto autobiografico La mia brutta esperienza a Nagasaki (1945) e persino un fumetto radiofonico: Asdrubale, Urgo e Mandrako. I due gorilla (1962).

CINEMA  (pag. 81)

ZODIAC (idem)
(Stati Uniti 2007, poliziesco)
Regia: David Fincher; sceneggiatura: James Vanderbilt (tratto dai libri-inchiesta Zodiac e Zodiac Unmasked di Robert Graysmith), con Jake [Benjamin] Gyllenhaal (Robert Graysmith), Mark Ruffalo (David Toschi)

Un vignettista satirico si converte in detective ossessionato dalle gesta del “Killer dello Zodiaco”, un omicida seriale di cui tuttora è ignota la vera identità.
Il film è basato sui libri scritti dallo stesso Graysmith, che qui diventa il protagonista della vicenda tramutandola in un film di fiction.

CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – ONE SHOTS IN PUBBLICAZIONI ANTOLOGICHE (pag. 56)

FINE DI UN SUPEREROE
(Italia 2018, in Linus, © Fior, biografico)
Emanuele Fior

Storia breve, forse autobiografica, in cui un aspirante fumettista trova un ostacolo imprevisto (ma probabilmente tutt’altro che sgradevole) sul cammino della sua passione.

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