lunedì 7 dicembre 2020

Il Morto 45: Una figura ambigua

Torna la zona gialla e quindi torna anche Il Morto, uscito qualche settimana fa ma nella solita edicola di un altro comune che è l’unica dove lo trovo. Questa recensione esce quindi con giustificato ritardo.

In questo episodio molti nodi vengono al pettine. La magistrata che seguiva il caso del traffico d’armi viene uccisa e le prove fatte sparire. Ma in realtà non tutte sono state eliminate e grazie a un’ottima trovata degli sceneggiatori (Luca Telloli scrive insieme a Ruvo Giovacca come già succede da alcuni numeri) i documenti scottanti vengono rinvenuti dal giudice Nibbio che decide di contattare il colonnello Borea per procedere con delle indagini discrete. Nel mentre Peg elimina, forse definitivamente, la coppia di assassini che si erano visti 37 numeri or sono (!) e altre sottotrame vengono risolte. Il tutto con una narrazione scattante e dinamica che tiene incollati alle pagine e fa perdonare qualche refuso qua e là.

Ci sarebbe insomma di che essere più che soddisfatti, se non fosse per il solito problema: le uscite molto diradate de Il Morto non permettono di gustarsi appieno l’attenta architettura delle sue storie (chiamiamola pure continuity); io faccio fatica a ricordarmi chi sono i vari personaggi di contorno da un numero all’altro, figuriamoci quelli che sono comparsi su episodi di otto anni fa! Un breve riassunto o un elenco dei personaggi all’inizio dell’albetto potrebbe sopperire a questa situazione un po’ frustrante. Questo numero in particolare, poi, straborda di personaggi ed essendo alcune figure femminili molto simili può sorgere inizialmente qualche problema nell’identificarle. Inoltre non ho capito chi sia la «figura ambigua» del titolo, e l’esistenza del Fante di Spade attorno cui doveva ruotare questo ciclo ci viene ricordata solo dalla suggestiva splash page di Ermete Librato. Vista la concitazione di questo episodio, sembra quasi che sia stato ricavato dalla fusione di due episodi distinti.

Molto buono l’apparato grafico, in cui Piero Conforti è stato supportato da Adriano Imperiale (entrambi inchiostrati da Gianluca Francesconi ed “elaborati” dallo Studio Telloli). Credo che a Imperiale vadano ascritte le prime tavole in cui un buon dinamismo sopperisce a qualche leggera deroga all’anatomia. Da notare che oltre a una “citazione” a pagina 65 della copiatissima Helena dell’immenso Garcia Seijas (di cui non sono nemmeno sicuro al 100%) il killer della magistrata è Nick Raider, ripreso dalle sue pose più iconiche!

In appendice la storia breve Ciclo Perpetuo di Ruvo Giovacca in cui un mostro passa dodici tavole a divorare uccelli fino alla sorpresa finale. Ottimi i disegni dall’inchiostrazione “grassa” di Giuliano Bulgarelli, e ottima anche la qualità di stampa che permette di vedere le sfumature della china.

4 commenti:

  1. Ieri in fumetteria per Crepascolino ho preso una manciata di albi del free comics day. Nick Raider tornerà nel 2021. Dieci albi sceneggiati da Davide Rigamonti. Disegni di Ivan Zoni, ho letto un estratto, e di Freghieri, Fodera' e Janni'. Sapevo della miniserie da una intervista di Nizzi che spiegava come non fosse coinvolto nella realizzazione, credo , e nelle poche tavole nel fascicolo ho visto un Raider allergico alla tecnologia parlarne col suo storico informatore svantaggiato verticalmente, un Alfie con smartphone e pessimismo cosmico as usual ed atmosfere alla Don Carrisi con il solito serial killer. Nelle note è detto che la prima storia racconta fatto accaduti prima del n. uno del 1988. Io ricordo due albi sul passato di Nick disegnati da Ramella che al tempo mi piacquero un frappo perché il personaggio acquistava una tridimensionalità che non aveva mai avuto prima. Le covers "vignettone" di Ramella, sebbene non illustrative come quelle di Casertano e di MST sono un mio guilty pleasure e tra le mie preferite in SBE insieme a quelle di Diso ed Alessandrini. Ole'.

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    1. Ahimè, la mia fumetteria di riferimento non ha aderito al FCBD, quello di Bilotta mi intrigava non poco (anche se temo la minchiata metanarrativa). Ma forse riesce a procurarmelo lo stesso...

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    2. E Ponchione. Uno zinzino Watchmen, uno zinzino Grant Morrison.

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  2. Naturalmente la prima storia non sarà quella di Zoni con Smartphone e likes ed influencer.

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