Pionieri dell’arte digitale | GMM Reloaded
I Giovanotti Mondani Meccanici attraversano da
protagonisti il periodo a partire dai primi anni ’80 che caratterizza
l’avvento e il pieno sviluppo della cultura digitale attraverso quello
che vennero chiamati Nuovi Media.
I nuovi media sono stati l’alba di una rivoluzione che ha sconvolto gli
steccati e i confini fra arti e tecnologia, fra modelli culturali
mainstream e subculture popolari, fra forme espressive, teatro, cinema,
letteratura, fumetto, danza, arte: nulla sembra stare al suo posto, e le
forme nuove non si riuscivano a battezzare. Come possiamo capirle e
ricondurle dentro un panorama ordinato?
La convergenza digitale non ammette confini. La liquidità del digitale,
la velocità e la necessità di fluire hanno creato il sistema sul quale
oggi, basiamo la nostra intera società, la nostra stessa identità
I GMM nascono nella primavera del 1984, a Firenze dall’incontro di Antonio Glessi e Andrea Zingoni.
Il loro nome nasce quasi per caso, del primo computer-comics della storia del fumetto pubblicato sulla rivista Frigidaire. Il fumetto s’intitolava Giovanotti Mondani Meccanici
e senza un motivo preciso, quel nome si diventa il nome di un gruppo,
di un collettivo, che ha avuto numerosi componenti, attraversando le
esperienze più diverse mantenendo fermo il legame ad una estetica
“low-fi” che si ritrova oggi in perfetta sintonia con le estetiche
attuali, le collection della NFT art, con i suoi iconici gattini e
scimmie annoiate.
I GMM si sono da sempre definiti ‘hacker dell’immaginario’. i loro lavori presentano un utilizzo creativo delle tecnologie consumer difficilmente classificabile, a cavallo tra il post-moderno e il cyberpunk, l’hacker art, la pixel art e quello che preferite etc etc.
Fondamentale il lavoro sui computer-comics (GMM, GMM contro Dracula, Il colore delle tenebre), video e computer installazioni (Inagaddadavida, Movimenti sul fondo, Tecnomaya in Infotown).
E in sintonia con la ecletticità che li ha sempre contraddistinti, la musica (GMM LP, GMM Music for Installations), le installazioni di realtà artificiale (Buddah Vision, Yin-Yang), la video poesia (Coltello nella pancia), i visuals cyberdelici e trance (Electronic Mandala, Jimi in the Space) per finire con le collaborazioni televisive (Le avventure di Marionetti) e l’invenzione di fenomeni virali (Gino il Pollo).
A MEET presentiamo un nuovo percorso espositivo che ripercorre alcune delle tappe fondamentali della loro storia, dai computer-comics (1984) ai video virali di Gino il Pollo (1995) per concludersi nella Sala Immersiva dove vi attende l’installazione Tecnomaya in Infotown – New Dangers Replace Fears (1991-2022).
L’opening si terrà giovedì 3 novembre, alle ore 18.30. Gli artisti saranno presenti! Registrati qui.
Oh che bello. Se non ricordo male la voce di Dracula in GMM contro Dracula era di Alessandro Benvenuti.
RispondiEliminaQuindi il primo computer comic apparve su Frigidaire nell'84? Prima di quella cosa di IronMan nell'88 dunque. Ma le cose dei GMM erano proprio fumetti, o qualcos'altro?
Il primo comic interamente colorato al computer, per quanto ne so, dovrebbe essere "My Fears/ in Terror chroma" apparso nell'86 su Mr. Monster n. 5 della Eclipse (colorato da Steve Oliff).
Almeno così sta scritto nell'editoriale di quel numero.
Erano schermate fotografate!
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