venerdì 8 giugno 2018

Historica 68 - Fredegonda: La regina sanguinaria

Dopo Eleonora e Isabella questa nuova “Regina di Sangue” più che una protagonista è la burattinaia che dietro le quinte cerca di controllare le dinamiche di conquista e successione tra l’Austrasia e la Neustria, non occupando necessariamente il primo piano sulla scena. Nel primo episodio compare solo dopo l’entrata in scena della futura rivale Brunechilde (prima cognata e poi nuora), e nel secondo ha un ruolo ancora più defilato. Questo porta a tutta una passerella di re e principi franchi tra cui un lettore non esperto può avere qualche difficoltà a raccapezzarsi.
Fredegonda, di umili origini, mette a frutto le sue doti amatorie e alla fine riesce a farsi incoronare regina da Chilperico I, cosa inaudita in un mondo drasticamente diviso in caste. Per consolidare ed estendere il suo potere non si ferma davanti al tradimento, all’omicidio e alla magia nera. Alla fine, se effettivamente la serie finisce coi due episodi raccolti in questo volume, la vittoria e il dominio della Francia saranno suoi.
La sceneggiatrice Virginie Greiner (ma veramente ha scritto Cadavres Exquis per BoDoï? Io mi ricordavo che ogni disegnatore si scriveva la sua striscia) alterna nei dialoghi un registro moderno a un altro più desueto, e questa scelta stilistica non aiuta a seguire una trama già piuttosto complessa e frammentaria di suo.
I disegni di Alessia De Vincenzi non sono male, anche se non mi è sembrata ancora del tutto matura per il mercato franco-belga. Nel primo capitolo è inchiostrata da Luca Sotgiu: il suo tratto molto marcato rende un po’ legnosi i personaggi, statici e inespressivi per quanto si capisca che la De Vincenzi si sia impegnata a cercare le posture giuste per movimentare le vignette e far recitare i personaggi. Nel secondo ha fatto tutto il lavoro da sola, facendo emergere però altri limiti: il suo segno leggero e a tratti quasi evanescente si porta dietro un’atmosfera di eterea delicatezza ben poco indicata per narrare delle scene truculente o anche solo un po’ movimentate. Inoltre la lettura di entrambi gli episodi è penalizzata dal fatto che i volti di uomini e donne sono praticamente tutti uguali (anche quando sono invecchiati, con l’unica vaga eccezione di Chilperico), quindi bisogna far riferimento alle forme delle barbe o al colore dei capelli per distinguere i personaggi. E nel secondo capitolo gli sfondi e gli interni a volte sono anche un po’ spogli. Il secondo episodio mi è sembrato inoltre colorato (da Albertine Ralenti) in maniera schematica e poco fantasiosa, mentre per il primo José Luis Rio aveva elaborato delle belle tinte calde e pastose.
Fredegonda è un fumetto per così dire “fuori fuoco”, che si sarebbe potuto benissimo condensare in un unico volume se si fosse voluto veramente concentrarsi solo sulla protagonista, mentre per dare una panoramica esaustiva sull’epoca storica e sulle vicende dei Merovingi  sarebbero stati necessari un altro volume in apertura (certi dettagli del passato dei protagonisti vengono solo accennati nei dialoghi) e uno ancora dopo quello conclusivo, che in effetti non sembra affatto concludere definitivamente la vicenda.
Non si tratta di uno dei peggiori fumetti presentati su Historica, ma è ben distante dall’essere uno dei migliori.

5 commenti:

  1. Ciao Luca, non c'entra niente ma volevo segnalarti che se guardi sul blog di Tippy ti accorgerai che Garcia Seijas ha disegnato per la Ediperiodici... magari per interposta persona.

    Su Fredegonda purtroppo non ho niente da dire se non che è un bel nome, molto onomatopeico.
    Quando vedo una bella ragazza per strada ora mi verrebbe da esclamare: "Fredegonda, che bella!".

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    1. Grazie della dritta, aspetto che Charles la renda scaricabile da lui, il blog di Tippy con tutte quelle immagini nei post mi ingolfa un po' la navigazione.

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    2. ...ma intanto ci ho dato un'occhiata e ho subito individuato Flopi!

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  2. Dando un'occhiata al sito Mondadori Comics ho notato che è scomparso qualsiasi riferimento a Max Bunker. Nell'elenco delle collane non ci sono più Kriminal, Satanik, Alan Ford. Nell'elenco degli autori non trovo né lui né Magnus, eppure Bunker dovrebbe esserci dato che nella collana Historica c'è Fouché (manca anche Piffarerio). Visto il "caratterino" di Secchi, che abbiano litigato?

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    1. Non ne so nulla. Doveva anche uscire un nuovo Kriminal per la Mondadori come sicuramente saprai, ma il progetto è naufragato.

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