Mi permetto di integrare il
divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti
d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui
ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo
originale.
[NARRATIVA] CARTOONIST COME PROTAGONISTA (pag. 71)
I HATE
THE INTERNET (Io odio Internet)
(Stati Uniti 2016, We Heard You Like Books,
satira)
Jarett Kobek
Durante una sua conferenza
universitaria, Adeline lancia degli strali alle celebrità Beyoncé e Rihanna suscitando
l’indignazione del popolo della Rete. Negli anni ’90 Adeline aveva avuto un
buon successo disegnando il fumetto Trill,
da cui venne anche tratto un film d’animazione.
Ma Adeline è solo uno dei molti
personaggi di questo romanzo che è fondamentalmente un’invettiva sul mondo dei
Social e sulla gentrificazione dell’area di San Francisco.
Nel 2018 è uscito il prequel The future won’t be long.
Pseudofumetti: Trill,
fumetto indipendente (comic book autoprodotto di 32 pagine in bianco e nero)
disegnato da Adeline e scritto dal suo amico di colore Jeremy Winterbloss che
faceva uso di sostanze allucinogene: Trill
è dichiaratamente ispirato a Omaha, the Cat Dancer e il protagonista
Felix Trill è un gatto antropomorfo. Le storie si basano su lotte contro cani
antropomorfi, finché nel 51° episodio le due parti si coalizzano contro le
«scimmie glabre inclini al fervente monoteismo», gli umani. La serie durò 75
numeri rivelandosi redditizia e popolare.
Jeremy fece lo stagista in Marvel
alla fine degli anni ’80 e conobbe così il sessismo e il razzismo che imperano
nell’industria del fumetto statunitense: per questo chiese ad Adeline di usare
degli pseudonimi: diventarono quindi rispettivamente J. W. Bloss e M.
Abrahamovic Petrovic. A causa di questo pseudonimo Adeline venne intervistata
dalla rivista Wizard come se fosse un
uomo russo.
Dopo che Bone di Jeff Smith ebbe successo nella versione tascabile a colori
curata da Scholastic, anche Trill
venne raccolto in una edizione analoga che gli ridiede visibilità tanto che ne
venne pure tratto un film. Non fu un successo economico ma ridestò l’interesse
per il fumetto e al produttore Joel Silver scappò di dire i veri nomi degli
autori portando alla ribalta Adeline, che dopo Trill ha lavorato a Los Angeles come disegnatrice di storyboard.
Jeremy lavora a una nuova
versione di Wild Dog (fumetto scritto
originariamente da Max Allan Collins) per la DC ma vorrebbe realizzare un
fumetto realistico su una famiglia afroamericana borghese, ispirato al 78 giri My Black Mama di Son House, coi disegni
di Adeline.
Fatto perché siamo troppi è un fumetto edito dalla Image realizzato
dalla sola Adeline dopo l’insediamento di Barack Obama: 64 pagine senza una
trama in cui Adeline riflette sulle problematiche del mondo contemporaneo.
La Lavandaia Cieca di Moorfields è un fumetto a cui Adeline sta
lavorando e che dovrebbe essere pubblicato dalla Image, ma verso la fine del
romanzo ne ha realizzato solo le prime tavole.
CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – ONE SHOTS IN PUBBLICAZIONI
ANTOLOGICHE (pag. 56)
(Italia 2018, © non indicato,
umorismo)
Misic “Zico” Zivorad
Vassilje detto Vasa, nipotino
dell’autore, è protagonista di scene di vita quotidiana o racconta barzellette
ad amici e conoscenti.
Anche il nonno fumettista compare
occasionalmente in alcuni siparietti.
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei;
fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)
WELL DRAWN FUNNIES # 0
(Stati Uniti 1991, in King-Cat, © Spit and a half,
dichiarazione programmatica)
John Porcellino
John Porcellino in persona spiega
su un numero del minicomic che realizza ininterrottamente dal 1989 il motivo
della sua scelta di usare uno stile istintivo e “brutto”. L’autore ha anche
realizzato un reportage sui rifiuti che ha ricevuto dalle case editrici a cui
ha sottoposto i suoi lavori.
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei;
fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
FUMETTI BIOGRAFICI (pag. 63)
(Italia 2018, © BUGS Comics S. r.
l., biografia, umorismo)
Helena Masellis
Il repertorio tipico della vita
del fumettista (la pressione delle consegne, la tensione prima delle fiere, gli
amici che non capiscono quale sia il tuo lavoro…) interpretato dallo staff
della casa editrice italiana Bugs Comics.
Pseudofumetto: Bolan Bob,
parodia di Dylan Dog che viene
omaggiato di varie interpretazioni in appendice al volume.