Questo Quantum & Woody! del 2015 è una miniserie che rilancia la serie quasi omonima (non aveva il punto esclamativo) pubblicata negli anni ’90 dalla Valiant. In sostanza si tratta di un buddy movie supereroistico con una “strana coppia” di protagonisti insieme per forza. La struttura in quattro episodi fa in effetti pensare a un adattamento di un progetto per il cinema, ma forse è solo un caso.
I protagonisti sono due fratelli: il nero Eric è il figlio naturale dello scienziato Derek Henderson, il bianco Woody è suo fratello adottivo. Probabile concessione al politically correct, Eric è bravo e coscienzioso (anche se…) mentre Woody sin da giovanissimo dimostra quelle attitudini ribelli e truffaldine che faranno di lui il mezzo criminale che è adesso. Alla morte del padre, del cui omicidio finiscono incriminati, si ritrovano al suo funerale e scoprono dei misteri sulla sua attività di scienziato alla industrie Quantum, fino a venire travolti dalla misteriosa energia a cui stava lavorando ottenendo quindi dei superpoteri (opportunamente lasciati nel vago per risolvere le situazioni a seconda dell’occorrenza), con cui inizialmente faranno più danni che altro.
Alla fine dovranno venire ai ferri corti con una società segreta di supergeni che tutto sommato è meno banale di tante altre già viste.
James Asmus scrive con un taglio moderno inframmezzando la narrazione portante di flashback che alla fine chiariranno alcuni punti del passato dei protagonisti e del loro rapporto. L’ironia pervade sia le situazioni che i dialoghi e moltissime battute vanno a segno con successo. Il materiale di partenza non è poi originalissimo ma lo sceneggiatore riesce a nobilitarlo proprio con il suo sarcasmo, anche se deve sottostare alle regole del genere e a un certo buonismo di fondo. Né per un adulto è molto piacevole leggere le parolacce censurate.
Quantum & Woody! sarebbe quindi un buon fumetto se non fosse che i disegni di Tom Fowler sono troppo caricaturali anche per un contesto così ridanciano. Inoltre non sempre è riuscito a interpretare bene la sceneggiatura: ad esempio nel corso dello scontro con i due fratelli cinesi nel secondo episodio non si capisce come abbia fatto Eric/Quantum a liberarsi di Johnny-1 per andare ad aiutare Woody con Johnny-2. Belle, invece, le copertine di Ryan Sook.
In appendice ci sono alcune tavole autoconclusive tratte dalla campagna promozionale online della Valiant per lanciare la serie. I disegni sono nettamente migliori di quelli di Fowler, ma non ne viene indicato l’autore (o gli autori).
Potrebbe essere un emulo di Greg Smallwood, se non lo stesso Greg. Interessante il suo tentativo di ibridare al suo stile quello di Kirby. Fowler ha disegnato anche Green Arrow e, credo, qualcosa di Venom quando il simbiote era indossato da Flash Thompson reduce e senza gambe. Asmus cita con le dida in campo nero tra vignette panoramiche il lavoro di Chris Priest - al tempo considerato di matrice tarantiniana - sia per la sua creazione Quantum and Woody ( in tandem con M.D. Bright ) sia The Black Panther ( primi 4 numeri di Texeira poi AAVV ) al tempo dei Marvel Knights di Quesada.
RispondiEliminaPotrebbe, potrebbe...
EliminaM.D. Bright ( in DC ha disegnato per esempio Lanterna Verde ed in Marvel Pantera Nera ed Iron Man ) ha un tratto + classico. Considerato il tono delle storie di Quantum & Woody, forse si sarebbe potuto provare un disegnatore che di prima istanza non si sarebbe associato ad una commedia. Non Kev Maguire quindi, ma per esempio Klaus Janson o JRjr.
RispondiEliminaMi ricordo lanterne verdi e le corse di una bambina.
EliminaInteressante realtà quella della nova Acclaim. Mi pare che un paio di nerd fans della vecchia Valiant ( quella lanciata da Jim shooter che riprendeva personaggi come Turok e Magnus Robot Fighter al fianco dei bizzarri Ninjak e X-O Manowar ) abbiano scoperto che i diritti erano all'asta e non costavano un perù. Hanno poi arruolato autori in stand-by o stakanovisti ( come Lemire ) e resuscitato Doctor Mirage, Harbinger, Q&W ed Archer & Armstrong. E' stata tentata - non con molta convinzione - la strada multimediale, ma mi pare che il Bloodshot di Vin Diesel non abbia fatto molta strada. Immagino starai pensando che un diesel ci mette un po' a carburare...
RispondiEliminaInt è ressante.
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