lunedì 9 ottobre 2023

Corrierino delle Famiglie 2: La Famiglia Guareschi a Venezia

Il primo volume non mi aveva entusiasmato, ma in attesa della nuova uscita della serie principale ho preso anche questo. La qualità mi è sembrata decisamente più elevata.

I racconti trasposti a fumetti sono sei, e si nota soprattutto la maggiore maturità raggiunta da Adriano Fruch ai disegni. Anche le mezzetinte, occasionalmente date da Alessandro Olivieri, sono più funzionali ad aggiungere corpo ed espressività alle tavole.

La storia meno riuscita mi è sembrata La danza delle ore: di per sé il soggetto (la scoperta del servizio telefonico dell’ora esatta da parte dei piccoli Guareschi mista a considerazioni esistenziali dei grandi) si sarebbe prestato a situazioni esilaranti, ma la struttura non lo ha valorizzato a dovere, probabilmente perché Barzi ha dovuto rimanere il più fedele possibile al testo originario che si prestava poco a essere “fumettato” così com’è – la supervisione è sempre curata da Alberto Guareschi.

In compenso, le altre storie sono tutte molto divertenti (in particolare Bononia dozziet e La signora ritornò un po’ alla volta) nonostante qualche elemento malinconico o persino tragico che fa capolino ogni tanto: nella prima, Ma il mio cuore è rimasto in Polonia, Guareschi ricorda il suo internamento nel lager e il figlio morto neonato. E stavolta la dabbenaggine della signora Guareschi assume contorni surreali che la elevano almeno un po’ da quella dimensione macchiettistica di minus habens entro cui la confinava il marito.

Ogni fumetto è corredato da due pagine di commento storico-critico che ne approfondisce alcuni aspetti e introduce altre curiosità, accompagnato da una ricca selezione iconografica: geniale la radio camuffata da quadro! Sorprendenti le esperienze musicali di Guareschi, terribili invece le sue vicissitudini giudiziarie.

2 commenti:

  1. "La signora ritornò un po’ alla volta" sembra un titolo alla Alfred Hitchcock presenta...

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    1. E invece si ride.
      D'altra parte anche il titolo del film "L'Uomo di Paglia" lasciò spiazzati gli spettatori: sarà un horror o un film per bambini? Nessuno dei due (ed ebbe anche un grande successo).

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