lunedì 28 novembre 2016

Iznogoud 6: Gli Incubi di Iznogoud

Questo sesto volume dell’Integrale di Iznogoud è speciale. Invece di raccogliere gli episodi canonici raccoglie tre volumi della serie parallela degli Incubi di Iznogoud, rimontaggi delle strisce di commento politico e d’attualità che comparivano su Le Journal du Dimanche. Attualità degli anni ’70, ovviamente, da cui la necessità di spiegare con delle note in appendice a cosa facessero riferimento gli autori in alcuni episodi più legati alla realtà francese dell’epoca.
Fatta salva l’utilità di questo vademecum (da cui si evince che Giscard d’Estaing doveva essere un discreto paraculo), per godere de Gli Incubi di Iznogoud basta una conoscenza anche solo sommaria del clima degli anni ’70, e forse non serve nemmeno quella, visto che molte cose come la corruzione, l’inettitudine e l’ipocrisia dei politici e le periodiche crisi istituzionali ed economiche sono comuni a tutti i paesi occidentali e quindi diventano universali e perfettamente comprensibili fuori dai confini dell’Esagono.
Questa universalità e la fulminante rapidità d’esecuzione (ogni pagina una gag) rendono esilaranti molte delle situazioni in cui si trova coinvolto Iznogoud, ancora più libero del solito dai limiti della continuity, già praticamente inesistenti nella serie regolare.
A causa della scomparsa di Goscinny nel 1977 parte del terzo volume originale qui raccolto è stata scritta da Alain Buhler ma mi è impossibile distinguere l’opera dei due visto che la qualità rimane sempre altissima.
Onore al merito, credo che una buona parte della riuscita di queste gag sia da attribuire anche ai disegni di Tabary che pur non occupandosi dei testi ne aumenta l’efficacia coi suoi faccioni e le sue pittoresche comparse.
Curiosamente le note in appendice non contemplano il terzo volume: è vero che quelle gag sono comprensibili anche senza ulteriori chiarimenti, ma sorge il dubbio che forse questo integrale fosse previsto per raccogliere solo due volumi originali visto che una spiegazione su chi rappresentasse il Jules-Antoine Clérambard di pagina 135 ci sarebbe stata bene. Può darsi che il progetto originale della Panini prevedesse appunto di raccogliere solo i primi due Incubi e sia stato modificato in corsa senza dare il tempo a Marco Farinelli di preparare il materiale relativo al terzo. Fosse andata così. per 17,90€ è comunque tanto di guadagnato per i lettori.

38 commenti:

  1. La trovata di un tizio che si chiama He's not good e che congiura pasticciando come in una satira del Bardo ha acceso una lampadina nella testolina bionda di John - back to the basics - Byrne che nel 1984 ha scritto e disegnato un numero dei Fantastic Four in cui Reed - pare tanto buono - Richards è processato per aver salvato la vita a Galactus l'ultima volta che era passato per la pausa pappa dalle nostre parti ed era incappato in un nervous breakdown catalizzato dal Dottor Strange che lo aveva messo davanti ai fantasmi delle sue millenarie cene come in una parodia del Bardo. In un fumetto Marvel non è possibile giudicare un personaggio centrale come Gommolo Richards colpevole di aver rimesso in funzione il timer di una bomba che altri avevano disinnescato e così JB ha trovato uno escamotage per far assolvere Mr Fantastic tanto efficace che una sola voce nell'intero universo si è levata come un pennacchio da moschettiere sulla zucca di un sauro mai sazio x dire che se Mr G al posto di una insalata di skrulls avesse assunto il ns bel pianeta le cose sarebbero andate diversamente. So goes life.

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    1. Ho letto solo Galactus e disgustato dalla presenza di amerdicanismi in un post dedicato alla BéDé non mi dilungo oltre.

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  2. Era un riferimento al precedente post dedicato a Pensaurus e precisamente al Processo di Reed Richards. La tua risposta è una ulteriore conferma di quello che sospettavo da tempo: dietro la firma Luca Lorenzon si nascondono almeno due persone, forse Lorenzo e suo figlio Luca.
    Lorenzo è un talebano del fumetto francese ed argentino e mi ha accusato a più riprese di aver infilato uno spillone nel bambolotto di Leo Cohen.
    Luca compera tonnellate di fumetti di supereroi nice price.
    Oppure Luke e Larry sono due personalità nella stessa zucca come la Crazy Jane della Doom Patrol di Morrison o la Copycat dei DV8 di Ellis, personaggi che Luke sicuramente conosce e Larry seppellirebbe sotto una tonnellata di rumenta.

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    1. Il Pensaurus me lo riciclo in qualche campagna di Advanced D&D come dinosauro con poteri psionici. Che figata.

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  3. Luke gioca e dice cose come che figata e sa esattamente quante armature ha indossato Tony Stark dal 1963 e da ragazzino cantava sei come la mia moto /sei proprio come lei.
    Larry può scrivere una tesina sul momento esatto in cui Giraud ha partorito Moebius e passa le notti riflettendo sul fatto che Gustavo Trigo al lavoro su Julia ha elementi di paradosso. Immagino che Kramsky e Mattotti si siano ispirati alla vostra/tua storia per la loro versione dell'immortale capolavoro di Stevenson.

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    1. Di Gustavo Trigo avrei preso una tavola originale, tratta da uno dei lavori per L'Eternauta, se non fosse costata un po' troppo.

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  4. Io ho speso il riscatto di un re in esame termografici su tavole originali di Dyd - cifr il numero due - per capire dove avesse messo la manina Munoz che era ospite di Gus in quei gg ma il Trigo era davvero preponderante e quindi zero al quoto. So goes life.

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  5. Ricordo. Penso che Blain non sia un cul de sac. Mostra una via. Mi piacerebbe si occupasse dei radical chic francesi - ammesso che ne esistano altrove e che non siano solo macchiette nelle loro commedie - come aveva fatto prima di lui Lauzier.

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  6. Una spigolatura x Luke che immagino sia un aereo stealth x Larry: su testi di Archie Goodwin , Munoz ha disegnato una breve avventura di Batman per la la prima mini Batman Black & White: Bats compare solo nella ultima vignetta mentre sfascia una finestra ed entra in una stanza siccome un demone.

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  7. Resterei a parlare con Luke e financo con Larry, ma devo correre per la Compagnia a recuperare un ragazzone vivace che invece di telefonare e chiedere la mancia ha inscenato una instant abduction. Sagomaccia. Ciao ciao.

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  8. Nah. Non è roba mia. Io sono solo il garzone di bottega mandato dal padrone a riscuotere i sospesi. Mi pare bello lasciare il tavolo con una citaz dal Brando nel Viet di Coppola.

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  9. E' una vita che mi dico di recuperare anche Iznogoud. Ho letto solo i primissimo episodi e mi erano parsi parecchio validi.
    Magari prima o poi lo ficcano in una nuova collana della Gazzetta dedicata al fumetto ironico (magari!!!)

    P.S.: A guardare i vostri schizofrenici scambi di commenti, mi vien da pensare che in realtà il buon Crepascolo non sia altri che la seconda di innumerevoli personalità di Luca. O il contrario, diciamo.

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    1. Se facessero delle collane umoristiche io spererei più che altro in Gaston La Gaffe che purtroppo so è rivelato un bagno di sangue per Nona Arte che ne ha pubblicato solo i primi due volumi. Iznogoud merita moltissimo, comunque. Penso che non sia stato un grande successo nemmeno lui perché se non sbaglio la Panini ha ripreso le pubblicazioni dopo qualche anno e lo presenta più diradato che all'inizio (così almeno mi sembra).

      A Lucca il mio Cicerone J_D_LaRue (non so se lo conosci, ogni tanto scrive anche qui) ha avanzato l'ipotesi che Crepascolo sia un algoritmo, una funzione automatica che scrive commenti associando parole più o meno a caso.
      Ti confesso che dei suoi commenti di questo post ho letto solo una parola per commento, quella che mi è balzata subito agli occhi, e da lì ho impostato le risposte. Ma credo che si fosse capito.

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    2. Beh, ma infatti in una collana umoristica ci potresti pubblicare davvero parecchia roba.
      So che effettivamente Iznogoud non è stato quel successo sperato, tanto da costringere la Panini ad una lunga pausa.

      Conosco LaRue come commentatore di questo e altri blog (qualche volta è passato anche dalle mie parti). Potrebbe anche avere ragione, per carità. Esiste ad esempio un "Generatore di frasi inutili" su Controsito. Ovviamente non paragonerei mai le ficcanti e argute elucubrazioni di Crepascolo con un generatore di frasi inutili, ma nonostante questo può effettivamente fornire un buon punto di partenza :)

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    3. Generatore di frasi inutili sarebbe perfetto x il mio biglietto da visita. Lo preferisco anche al Rumoredifondo con cui mi battezzò un mio commilitone durante il servizio di leva. Non apprezzava il mio continuo " ciacolare " - erano nel corpo con la penna e Pino l'alpino era veneto al 100 % e non al 50% come il sottoscritto - e poco ci è mancato che accidentalmente mi aprisse un terzo occhio martinmysterico durante un posto di blocco iniziato ben oltre il crepuscolo. So goes life.

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    4. Una idea x un graphic novel di Dan Maramotti - ho letto la lettera aperta con cui se ne chiede il ritorno alla satira a Staino che lo avrebbe allontanato x il suo non esser renziano e credo quindi abbia tempo x matitare come ai tempi di Bad Cat o Rocky Rude - sulla solita umanità sopravvissuta al solito armageddon che popola un isoletta caraibica come Cuba , ma con aragoste mutanti e cattive tutto intorno. La tecnologia è persa. Uno sciamano chiamato Koko Ciacolo interroga un oracolo ovvero lo scatolone di un computer enorme come nella sci-fi anni cinquanta o nei comics di Romano Scarpa nomato Generatore di Frasi Inutili che non fornisce alcuna info che migliori l'esistenza dei survivors, ma li distrae dal fatto che sono un pugno di bipedi precipitati all'età della pietra e circondati da crostacei affamati.

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    5. Saran belli gli occhi azzurri e i nasini un po' all'insù
      Ma ramotti ma ramotti a me piacciono di più

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    6. Umberto Eco in un numero di Linus aveva tirato fuori un sistema per recensire qualsiasi libro casualmente, tirando un dado (mi pare di ricordare) e ottenendo comunque una recensione.

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    7. I commenti di Crepascolo e di Luigi Bicco a cui ho risposto erano risposte allo stesso commento precedente, adesso non si capisce bene a chi rispondevo.

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    8. Luke o Larry , considerato che 6 quasi sicuramente un algoritmo con una personalità multipla, ti destreggi discretamente. Sono quasi sicuro di poter rubricare Luigi Bicco tra i bipedi con codice fiscale e quindi dovrebbe senza problemi capire dove stai rispondendo a lui. Io comincio a temere di essere l'algo di un vecchio alpino smangiucchiato da aragoste mutanti che non ricorda la ragione per cui le cose hanno cominciato a farsi caotiche. Mi pare di vedermi nella mensa di uno di quei posti dove la gente dimentica chi è stata perchè nessuno glielo ricorda mentre ispeziono un sospetto piatto di fagioli con le caotiche...

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    9. 6 per Infinito, altroché!
      Così cito (erroneamente) Esteban Maroto.

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    10. Concordo. Otto è troppo a meno di essere un artista. Per esempio x Fellini tutto quello che può contenere la sua zucca e quindi il suo universo è codificato in otto e mezzo. Sei è meglio, secondo me, perchè la parola scivola - dico sei e vedo una Pandina parcheggiata male su di una montagnola senza freno a mano che scende rapida verso placidi bovini - e contiene implicito persino il concetto di entropia, quello zinzino di dazio che paga persino la chela di un crostaceo mutante che si sgretola nel sole atomico.

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    11. Jan Dix. Nel senso di gennaio dixit. E' il mese in cui tutto inizia dopo i buoni propositi di Capodanno. Coco Disko corre nel deserto postatomico sulla sua sei posti bassa e cabriolet come un pipistrello in fuga dall'inferno e ricorda tutti quei crostacei nei ristoranti stellati in una altra vita quando cose come una aragosta ben cotta e parole come impiattare avevano senso, ma è sereno nel crepuscolo che sale.

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    12. No, no. Si capiva che stessi rispondendo ai commenti precedenti, anche se l'utenza potenziale riconduce a sintesi questa puntuale corrispondenza fra obiettivi e risorse con criteri non dirigistici, non assumendo mai come implicito, quale sua premessa indispensabile e condizionante, una congrua flessibilità delle strutture.

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    13. Il dirigibile aveva potenzialmente autonomia illimitata considerato che era alimentaato con le premesse flessibili della struttura della realtà ovvero la capacità di sognare aragoste dalla personalità multiple felici degli obiettivi e delle risorse che un crostaceo può contare mentre attende il suo destino nella vaschetta di un ristorante non proprio stellato mentre i clienti sorridono dimenticando il crepuscolo.

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    14. @ Luigi Bicco: avrei dovuto fare come fai tu ovvero mettere l'@ davanti alla persona a cui si risponde.

      @ Crepascolo: la notte è un dirigibile che ci porta via lontaaaaaaaaaaaaano

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  10. Mi piacerebbe essere un algoritmo libero nella rete come il cavallo che corre in un vecchio spot della Badedas.

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    1. Un algoritmo è anche quello che devi perfezionare in Hattrick per vincere le partite, in realtà conoscere il giuoco del calcio non è fondamentale (il che andrebbe a mio vantaggio visto che non lo conosco, ma perdo lo stesso...)

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  11. Giuoco in loco di gioco è una delle opzioni per cui Crepascola mi prende spesso x i fondelli.

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  12. Forse Luke & Larry sono un algoritmo. Naturalmente se io rispondessi con una storia in cui Coco Chanel canta la vida loca e mangia la tapioca seminerei il dubbio di essere a mia volta un algoritmo.

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  13. James Coco era soprattutto un notevole comico del genere slapstick. Arrotondava con le vignette, ma il mestiere suo era un altro. Come Mailo Manari e quel tizio che scrive un tascabile intitolato qualcosa come Il Deceduto.

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    1. Slapstick... metterò pure quell'arma nella campagna con il Pensaurus.

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