sabato 22 agosto 2020

I Nuovi Mutanti: Figli della Guerra

Nessun nuovo arrivo in fumetteria, stamattina, quindi ho dovuto ricorrere agli scatoloni delle offertissime per trovare qualcosa da leggere e magari da recensire, visto che la regola autoimposta di fare almeno un post ogni tre giorni si sta rivelando sempre più difficile da rispettare.
I Nuovi Mutanti classici li conosco piuttosto bene perché quando non trovavo lavoro appena finita l’università avevo bisogno di riempirmi la testa di stronzate e le raccolte della Play Press a un tanto al chilo assolvevano perfettamente allo scopo. La storia qui raccolta si svolge nel pieno degli anni ’80 e coinvolge i due autori che più hanno caratterizzato la serie, il suo creatore Chris Claremont e Bill Sienkiewicz.
La scuola del professor Xavier viene attaccata dall’essenza del Magus (o quello che è) che si infiltra nel suo tecnorganico figlio Warlock che comincia a contagiare tutti gli altri per fonderli in un’unica coscienza. Illyana Rasputin resiste ma solo perché viene posseduta a sua volta dal demone Belasco, o così almeno ho capito. Così i Nuovi Mutanti ancora attivi devono sconfiggere pure lei. Il meccanismo del contagio è un sistema molto funzionale che permette a Claremont di eliminare dalla scena i personaggi che vuole con la tempistica più adatta, di solito dopo che hanno detto la loro battutina di prassi. Alla fine i buoni sentimenti sono l’arma vincente. E tutto torna esattamente com’era prima, probabilmente per convinta adesione all’immobilismo del genere supereroico prima ancora che per evitare problemi di continuity “ex post”.
I disegni eclettici di Sienkiewicz sono quindi la cosa più interessante di questo fascicolo, peraltro ben colorati da Chris Sotomayor. All’epoca della sua uscita l’albetto avrebbe potuto anche fare la felicità di quanti avessero previsto l’aumento dei prezzi della Panini, visto che a fronte di 32 pagine quasi interamente a fumetti veniva venduto a “soli” 3 euro (anche se non ho capito il perché del riquadro vuoto nel frontespizio: era un prodotto da fiera da farsi dedicare dagli autori?). Se poi lo scopo fosse quello di riempirsi la testa di stronzate, beh, è perfetto.

15 commenti:

  1. Io per rispettare la regola di un articolo ogni 2 giorni, mi butto sui francesi.

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    1. Ma i francesi e tante altre cose costano di più (questo me l'ha quai regalato).
      E poi se non sbaglio tu hai un vasto archivio da cui selezionare, io cerco di recensire solo le cose appena uscite per quanto possibile, o i recuperi con gli scontoni del 25% o del 50% quando ancora si potevano fare.
      Dura la vita dei blogger...

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    2. Io i francesi ce li ho da decenni, ma devo ancora leggerli!

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  2. Preso al Libraccio a metà prezzo. Onestamente non ne ricordo il plot, ma potrebbe esser il mio neurone solitario ed ossidato. Seconda incursione nel 21mo secolo del dinamico duo dopo la loro storica run sui NM ( la prima è di parecchi anni fa , forse su X-Men Unlimited ). I Nuovi Mutanti di Bill temo non piacquero ai fans italiani degli anni novanta - ricordo un commento ironico del curatore della posta sul fatto che l'artista lasciava la sede tra i pianti dei lettori o una cosa così - ma anche al tempo di Neil Adams sugli X-Men i lettori USA rimpiangevano il + classico Werner Roth. Tempo fa avevo letto in rete del desiderio di Mark Millar di lavorare con il creatore degli Stray Toasters. Chiissà...

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    1. metà prezzo? Ma è illegale! Parlo io che l'ho pagato pure di meno...

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    2. Parlando da ragioniere: se la fumetteria ha acquistato pubblicazioni usate da privati, con tanto di autofattura in esenzione Iva, è tutto regolare, qualsiasi sconto.
      Quello su cui rifletterei è che un albo uscito meno di un anno fa (guarda caso in coincidenza con Claremont a Lucca!), sia già finito fra i super sconti.

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    3. Ma certo: era un usato! Ora so cosa dirle per convircerla a farmi delle offerte speciali senza temere ritorsioni fiscali ;)

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  3. Era usato. Al Libraccio compero anche pareccchi reminders a metà prezzo. Principalmente libri, ma anche comics

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    1. rispondevo al rag. Brunori, paraculo d'un Crepascolo! :D

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  4. Mamma mia quanti ricordi...
    Io ho letto questo ciclo eoni fa, quando uscivano intere raccolte cartonate che contenevano in blocco interi volumi di fumetti vari all'epoca della Star Comics.
    Claremont e Bill erano una coppia da sballo.

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    1. cartonate? Forse sono ristampe recenti, le raccolte che avevo trovato io erano dei semplici ricopertinati di 4 (mi pare) albetti per volta.

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  5. I ricopertinati Play Press erano di tre albetti. Io ne ho uno con i primi tre numeri dei NM - disegni di Bob McLeod - ed un paio con parte dell'anno di Bill Sienkiewicz.
    Nei primi numeri dei NM era anche un serial di Man_Thing scritto da Steve Gerber e disegnato da Tom Sutton ed altri tratto da Marvel Comics Presents che probabilmente cercava di portare al personaggio il mood dello Swamp Thing di Alan Mooore e soci.

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    1. ricordo che alle proteste dei lettori per il materiale d'appendice troppo eterogeneo rispetto ai Nuovi Mutanti la redazione rispondeva che era bello scoprire cose nuove e fare accostamenti arditi.

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  6. Credo che sia Play Press sia Star Comics abbiano provato, almeno all'inizio, a replicare la formula del materiale eterogeneo della Editoriale Corno che nei suoi quattordicinali abbinava Uomo Ragno e Dottor Strange o " L'incredibile Devil" (sic ) a Silver Surfer.

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