Mi permetto di integrare il
divertente e interessantissimo volume di Alfredo Castelli con altri “fumettisti
d’invenzione” e simili.
In grassetto le categorie in cui
ho inserito la singola segnalazione e la pagina di riferimento del testo
originale.
[NARRATIVA] CARTOONIST COME PROTAGONISTA (pag. 71)
(Italia 2020, Feltrinelli,
commedia noir)
Tito [Luca] Faraci
Ettore Lisio è un fumettista di
successo che scrive la più importante serie italiana, dedicata al “Ranger”. Ma
è insoddisfatto dalla routine di dover sempre inventarsi variazioni sul
medesimo tema e forse sconta le sue frustrazioni di musicista mancato, oltre al
dramma di un recente lutto. La città di Milano decide di punirlo per la sua
perenne infelicità e lo fa incappare in una pescheria in vendita in un
quartiere poco raccomandabile. Qui Ettore ha l’illuminazione di cambiare vita e
fare il pescivendolo: rispondendo all’annuncio “affittasi” verrà catapultato in
una girandola di situazioni pericolose che ruotano attorno a un malavitoso
locale.
Nel romanzo compaiono due figure
facilmente identificabili di autori Bonelli: lo sceneggiatore romano Roberto e
il “Boss” che segue scrupolosamente le sceneggiature del Ranger,
rispettivamente Roberto Recchioni e Mauro Boselli.
Pseudofumetti: oltre al
Ranger e a diversi fumetti realmente esistenti viene citato anche Doc Diablo, la vergogna di Ettore. A
Lucca Comics 1993 aveva incontrato Biglia (sceneggiatore, al secolo Francesco
Biglini) e Jako (disegnatore, il suo vero nome è Gianni) che avevano autoprodotto
Killer Bob. A causa di affinità
elettive con Jako, ammiratore dell’Ettore Lisio musicista, comincia a collaborare con loro come soggettista e per la rivista
antologica autoprodotta Killer Bob
presenta crea nel 1994 il personaggio Harker,
the Human Hunter, molto ben accolto da Fumo
di China. Ferretti, patron della IronPress (trasposizione del Ferri della
Play Press?) nota questa rivista presso il tipografo dove anche lui stampa i
suoi prodotti e chiede all’equipe di Killer
Bob di creare un personaggio ispirato all’enorme successo del periodo, Dylan Dog: la proposta vincitrice è
quella di Doc Diablo, diavolo buono
che esorcizza gli altri demoni, creazione di Ettore (ma alla fine scopriremo la
sua vera genesi) per cui ottiene una cospicua somma per l’opzione del
personaggio per una serie televisiva.
CARTOONIST COME COPROTAGONISTA OCCASIONALE – FUMETTI SERIALI (pag.
28)
JOHN
BYRNE’S NEXT MEN (NEXT MEN)
(Stati Uniti 1991, in Dark Horse Presents, © John Byrne,
supereroi, fantascienza)
John [Lindley] Byrne
In questo universo ideato da John
Byrne i supereroi sono frutto di sperimentazione genetica condotta dal
vicepresidente in corsa per la Casa Bianca a partire da relitti alieni
rinvenuti nel 1955. Bambini dati in adozione, tutti rigorosamente bianchi,
vengono allevati in una realtà virtuale dove prendono confidenza con le loro
abilità e sviluppano poteri. Un concetto piuttosto in anticipo sui tempi, se
pensiamo che il fumetto risale al 1991. Ma cinque di loro fuggono al meccanismo
e si aggirano per gli Stati Uniti dove sono braccati e hanno a che fare con
varie minacce e, volenti o nolenti, devono assumere il ruolo di supereroi.
Danny, velocista e più giovane
del gruppo, è un appassionato lettore di Action
Maxx edito dalla Dollar Comics e crede che narri le vicende di un supereroe
che esiste davvero. Durante una trasferta a New York con la sorellastra Gillian
visita gli uffici della casa editrice di Ben Horowitz, una volta autore di
fumetti, a cui mostra i poteri telepatici di lei: l’editore coglie l’occasione
al balzo per pubblicare nuove serie ispirate alle vicende di Danny mostrando in
pubblico i suoi poteri, svelando così l’esistenza dei Next Men e delle storie
segrete che hanno avuto. Ma la società occulta che li segue, Control, accetta
di buon grado la cosa per l’effetto tranquillizzante che hanno i fumetti e a
patto di collaborare nella stesura delle storie. L’unica disegnatrice di cui ci
viene mostrata l’identità (oltre all’assistente/servo di Horowitz, Ralph) è
Sandy Tolliver, che a seguito di un rapporto sessuale con Danny svilupperà il
bizzarro superpotere di materializzare i suoi sogni, sempre a tema
fumettistico: così Byrne avrà la scusa per un cross-over con l’Hellboy di Mignola e altri personaggi
del fumetto indipendente statunitense. Un altro autore di fantasia citato è
Martin Chaney, che modificò le origini segrete di Doctor Trogg, l’arcinemico di
Aciotn Maxx, dopo che uscì Jurassic Park.
Vengono citate la Cavalier Comics
che ha preso importanti quote di mercato della Dollar e la Dynamo Comics che contesta
il trademark di Speedboy avendo creato un personaggio con lo stesso nome negli
anni ’50.
Pseudofumetti: oltre ad Action
Maxx la Dollar Comics pubblica anche Blue
Dahlia, Ventura e Wild Five, parodia dei Fantastici
Quattro.
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei;
fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
FUMETTI BIOGRAFICI (pag. 63)
(Stati Uniti 2020, © Adrian Tomine,
autobiografia)
Adrian Tomine
Fuori tema: fumettisti non d’invenzione: citazioni, caricature, camei;
fumetti biografici; metafumetti e autoreferenzialità; parodie
METAFUMETTI E AUTOREFERENZIALITA’ (pag. 64)
CHIRI VON FIESTA
(Argentina 1991, in Aerosol, © Aguado, striscia umoristica)
Alejandro Aguado
Quindi Doc Diablo non è Brad Barron? Non ho letto il libro e ho equivocato le info in rete al punto da scambiare twitter con TF e, sempre continuando nell'equivoco, credere che SBE stia per produrre una nuova storia di BB dopo quelle di Napoleone, Mister No, ora Legs Weaver e presto Nick Raider.
RispondiEliminaIo sulle prime pensavo che celasse Dylan Dog.
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