mercoledì 15 settembre 2021

La ragazza indossava Dior

Adocchiato già da un po’, premevo affinché la fumetteria lo facesse entrare nel club del -25%, o magari anche in quello del -50%. Ma a quanto pare non si poteva fare perché uscito entro il limite in cui non è possibile per legge scontare i libri oltre il 5%. In mio soccorso è venuta la promozione della Bao.

Ora, non è che Annie Goetzinger sia tra le mie disegnatrici preferite, e l’Alta Moda è ben al di fuori dei miei interessi, però sfogliando il volume i bellissimi acquerelli mi avevano catturato. Credo che in origine fosse un progetto finanziato dalla Fondazione Dior o forse addirittura dallo Stato francese (fantascienza in Italia, cosa comune in Francia e Belgio) e infatti il fumetto in sé, di 101 tavole in formato ridotto, è piuttosto didascalico e sfiora l’agiografia. Dovrebbe essere un biopic di Christian Dior, ma il punto di vista da cui è raccontato è originale: la protagonista è Clara Nohant, novella Cenerentola che da aspirante giornalista di moda diverrà modella per lo stilista e infine riuscirà a farsi impalmare da un aristocratico. Clara è un personaggio di fantasia, ma alcuni dettagli della sua vita sono evocati con grande dettaglio, riprendendo probabilmente episodi realmente successi ma ad altre persone: in particolare, l’episodio del servizio fotografico in periferia con cui Clara perde il lavoro di giornalista, l’incontro inaspettato con Humphrey Bogart e Lauren Bacall e lo speronamento della nave su cui viaggia Albert Spencer.

Sia per impostazione che per formato il fumetto non si caratterizza per una trama complessa o colpi di scena, ma vuole evocare l’atmosfera dell’atelier Dior e inanellare vari episodi della vita del fondatore, ovviamente con un’abbondanza di aneddoti. Il ritmo viene dato dall’alternanza tra tavole normali e vignette a tutta pagina, e dall’equilibrio nelle prime tra parti molto scritte e altre affidate maggiormente ai disegni. Questi ultimi sono per me il punto di forza del volume. Per quanto conosca la Goetzinger, questo è il suo fumetto disegnato meglio: si vede tutta la passione per l’argomento e la conseguente cura maniacale nel disegnare (e soprattutto colorare) la moltitudine di abiti che sfilano in queste pagine.

In appendice vengono infatti presentate ben 22 pagine di modelli delle collezioni Dior per ripercorrerne la storia, in cui la Goetzinger può sfoggiare la sua arte senza l’assillo di doverci costruire un fumetto attorno. Il materiale d’appendice è comunque molto ricco, comprendendo una cronologia della vita di Christian Dior (tra l’altro Alan Moore aveva visto giusto nell’associarlo ai tarocchi), un vademecum dei personaggi visti o citati nel fumetto, e vari approfondimenti sul mondo della moda, tra cui dei glossari divisi per argomento (a volte con citazioni dello stesso Dior) quanto mai indispensabili per me che a tratti non mi ci raccapezzavo tra shantung e taffetà.

Ovviamente per le sta stessa natura La ragazza indossava Dior è interessante principalmente per gli ammiratori dello stilista, ma offre anche una ricostruzione di quanto succedeva in Europa tra 1947 e 1957 e soprattutto permette di godere degli splendidi acquerelli della Goetzinger.

2 commenti:

  1. Avevo parlato di questo libro nel blog, nel lontano marzo 2015, quando non avevo uno scanner. Ci sono le immagini nel commento a Felina, su sceneggiatura di Vctor Mora, che pubblicai un anno dopo, ad aprile 2016. Non metterei la Goetzinger fra le mie disegnatrici preferite, ma il libro su Dior è bellissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, condivido in pieno. Per questo mi ha acchiappato anche se di moda non me ne frega niente (e la Goetzinger non è nemmeno tra i miei disegnatori preferiti).

      Elimina