Ristampa dell’avventura scritta dall’ospite d’onore dell’ultimo PlayModena, David “Zeb” Cook, che l’aveva confezionata già in occasione di una sua precedente ospitata a Lucca.
Non si tratta propriamente di un’avventura, o almeno non solo di questo: le prime tredici pagine (su 36, ma le ultime sei ospitano redazionali) sono infatti occupate da una descrizione del mondo in cui si svolge la vicenda. Non serve una mappa perché l’ambientazione è molto semplice e comunque non ci si può spostare da una Corte all’altra senza particolari rituali o accorgimenti: il contesto rimanda alla tradizione celtica ma è più cupo e violento. Al centro c’è il regno degli umani, a nord il popolo fatato e a sud i nani. L’occidente è il dominio della Strega-Regina Margarda vecchia come il mondo che governa un regno di mostri (principalmente goblinoidi) mentre ad est si trova il misterioso “Velo Nero” forse dimora di esseri divini corrotti.
L’avventura non è la classica esplorazione di un dungeon, cosa che sarebbe stata anche auspicabile essendo inserita in una collana “Old School”, ma ha una trama ben precisa con una serie di scene e di incontri prestabiliti. Molto originale il fatto che i personaggi non debbano soddisfare dei requisiti di classe ma siano definiti dal ruolo che hanno all’interno della narrazione: ad esempio nel gruppo potrebbe esserci un «Condannato» che partecipa per avere un’amnistia oppure un «Possente Sciocco» desideroso di mostrare il suo valore. La vicenda è molto guidata, in gergo un “railroad”, ma i personaggi hanno comunque un certo margine di manovra e gli incontri possono essere molto variegati: ciò che conta sono l’atmosfera tragica (potrebbero anche arrivare a fare un sacrificio umano!) e il meccanismo con cui le esistenze degli eroi sono state legate a quelle del re eponimo. Proprio a causa di questo meccanismo l’avventura potrebbe rivelarsi frustrante se non mortale nonostante i livelli alti per cui è stata pensata, cioè 8°-10°.
Nel complesso un lavoro decisamente originale e suggestivo che privilegia la trama sugli altri aspetti del gioco, cosa tutto sommato non così strana per il veterano Zeb Cook se pensiamo ai suoi moduli Vecna Lives! e a quelli per Dark Sun – tutti peraltro piuttosto criticabili per un motivo o per l’altro. Considerati il background molto specifico e i conseguenti requisiti dei personaggi, l’ideale sarebbe giocare L’ultima Battaglia di Re Aemon come one-shot piuttosto che all’interno di una campagna consolidata.
Come scritto sopra, le pagine dalla 30 alla 35 ospitano una ricca intervista all’autore (ma Dana Knutson è un uomo, non una donna!) più biografia e bibliografia.
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