domenica 6 novembre 2016

Historica 49 - Napoleone: Waterloo

È il volume di Historica che in assoluto ha meno pagine di fumetto, solo 80 (anche in origine era un unico volume extralarge) ma visto l’argomento ben venga.
Il tema è chiaro sin dal titolo e vista la pervasività del termine “Waterloo” anche a livello popolare, come ricordato da Sergio Brancato nell’introduzione, non credo serva riassumerlo. L’unico guizzo di originalità a cui si affida Bruno Falba è la narrazione affidata a due soldati di schieramenti opposti che, una volta salvato il primo dalla fucilazione, si racconteranno le rispettive esperienze delle campagne napoleoniche viste da due barricate diverse.
Waterloo adotta quindi una struttura simile a quella dei musical che tendono verso l’inevitabile finale già noto al pubblico. Poteva essere un approccio interessante ma alla fine assistiamo solo, reprimendo qualche sbadiglio, allo sciorinare di lunghe descrizioni e di qualche aneddoto per gli appassionati. Alla fine mi è sembrato addirittura che l’evento principale sia stato trattato in maniera un po’ anticlimatica e l’elemento che determina una scossone nella storia è scoprire l’origine della conoscenza tra i due protagonisti/narratori.
La parte grafica è opera di una equipe che comprende Jean Tulard ai layout, Maurizio Geminiani ai disegni e Christian Dalla Vecchia alle rifiniture. Il tratto non è sgradevole come quello di Memorie della Grande Armata, per rimanere in ambito napoleonico, ma è comunque molto stilizzato e poco espressivo, con dei contorni molto marcati che rimandano un’impressione di modernità poco adatta al contesto. E nei campi lunghi il team tira via abbozzando sommariamente le figure. I colori di Luca Bancone sono purtroppo realizzati al computer, così lividi che a volte impediscono di capire con precisione cosa sia disegnato: il confronto tra una tavola in bianco e nero e la sua versione colorata in appendice al volume rende in maniera impietosa questo fenomeno (per raggiungere una foliazione dignitosa Waterloo presenta ben 30 pagine di schizzi, prove, ecc.).
Cara Mondadori, io ho fatto il bravo e ho comprato anche questo volume: adesso mi pubblichi nel numero 50 il seguito de La Compagnia del Crepuscolo o de L’Impero Azteco? Grazie.

4 commenti:

  1. Mmm. Io invece sto cominciando a leggere in giro di atroci dubbi sullo stato di salute di Mondadori Comics. Spero si rivelino voci infondate, perché in poco tempo si è rivelata una realtà editoriale interessante. Ma in effetti ultimamente i titoli pubblicati sono sempre più di nicchia e i prezzi non sono concorrenziali (parlando sempre di edicola).
    Per carità, non credo possano rischiare il "fallimento", ma se facessero trapelare qualcosina in più in quanto a programmi, sarebbe meglio.
    Boh. Speriamo.

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    1. Penso ci siano stati dei cambi ai vertici della Mondadori che hanno determinato un minor interesse nel settore fumetti (vedi anche Kriminal non partito), che probabilmente già di suo non garantiva affari d'oro.
      Quali sono i prezzi non "concorrenziali"? A me sembra che siano sempre convenienti quelle proposte (meno rispetto ad anni fa) che la Mondadori manda in edicola.

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    2. Si. Credo che la questione Kriminal si sia rivelata una sonora mazzata per tutte le parti coinvolte.

      Per quanto riguarda i prezzi, 12 euro per i volumi tipo Historica o Fantastica sono prezzi bassi e competitivi per chi mastica fumetti e conosce un minimo i costi di produzione o la media delle fumetterie. Ma la legge delle edicole dice che un qualsiasi prodotto a fumetti che supera i 10 euro riscontra (ovviamente) molte più difficoltà nella vendita. Tanto più se si tratta, come in questo caso, di titoli bd dedicati ad una più ristretta fascia di utenza (più facile vendere gli Alan Ford a 15 euro o supereroi a caso a 12, visto l'interesse più ampio).
      Detto questo, se la Mondadori Comics rimane ancora oggi nelle edicole (in parecchie, tra l'altro), vuol dire che i numeri sono ancora dalla loro parte. Almeno spero.

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    3. Ah, ok, pensavo ti riferissi a qualche edizione di (che ne so) Asterix o altro che non seguo che vendevano a un prezzo aumentato rispetto al solito. Che poi Asterix non lo pubblica nemmeno la Mondadori ma era per rendere l'idea.
      Mi sembra che la Cosmo, che comunque ho smesso di seguire da un bel po', sta un po' rincarando i prezzi in questo ultimo periodo, ad esempio.

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