lunedì 19 novembre 2018

Sul sentiero del tramonto

Appena visto sull’Anteprima questo volume edito da Nicola Pesce Editore non ho esitato a ordinarlo, e ne è decisamente valsa la pena. Sergio Tisselli ha confezionato delle tavole acquerellate molto intense ed espressive, sfruttando da maestro le possibilità che il mezzo dà a livello di trasparenza e luminosità. Le occasionali deroghe a una visione accademica dell’anatomia sono funzionali al racconto e sono ben più adatte al fumetto che l’imbalsamato ritrattismo didascalico di Giuseppe Pignata. Non è successo nemmeno quello che temevo ricordando il suo Tex: le figure non sono affatto diafane ma belle solide e concrete, splendidamente integrate in una natura resa magistralmente. Forse anche la carta di pregio, per quanto non patinata, ha contribuito alla resa ottimale del suo lavoro.
Se per quel che riguarda l’aspetto grafico (cioè la spinta principale a comprare il volume) le mie aspettative non sono state disattese, anche i testi non sono affatto male. Non sembra nemmeno un fumetto scritto da François Corteggiani. Ci sono sempre le sue figure molto stereotipate, le battute scontate, qualche didascalia superflua e un po’ di info-dumping, ma stavolta (forse perché la storia si basa su fatti realmente accaduti) c’è una maggiore naturalezza e fluidità nella narrazione, che oltretutto è costituita principalmente da un lungo flashback.
A un mountie della polizia a cavallo canadese, Kenneth Keller, viene affidato il compito di catturare Gabriel Dumont, violento fuggiasco della banda di indipendentisti di Louis Riel, che fa a sua volta una comparsata. Inseguimenti mozzafiato, imboscate e sparatorie porteranno a un finale non proprio scontato, con due bei colpi di scena a nobilitare il livello di quella che è una solida storia d’avventura, classica senza essere banale, disegnata splendidamente.
Un volume consigliato, insomma, che vale tutti i suoi 19,90 euro. E che è pure foriero di una notizia-bomba: nel prossimo futuro Nicola Pesce Editore pubblicherà di Tisselli anche L’Uomo della Schioppa d’Argento, un fumetto su sceneggiatura inedita di Magnus.

2 commenti:

  1. L'uomo dalla schioppa d'argento dovrebbe essere, se non ho capito male raccogliendo informazioni qua e là, un rimaneggiamento del mai realizzato L'uomo di Lugo. Dopo il naufragato fumetto per Un uomo un'avventura, Magnus reiniziò a lavorare alla sceneggiatura prevedendo di affidare i disegni al suo 'nuovo acquisto' Tisselli, ma non riuscì mai a portare a compimento l'opera.
    Bella notizia davvero.

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    1. Sì, mi sembra che nell'introduzione al volume riassumano un po' questa vicenda anche se non dicono che è proprio un rifacimento del volume mai realizzato. A Lucca ho sentito che non venne pubblicato nella collana Un Uomo Un'Avventura (e in nessun'altra) non perché Magnus fosse lento, come riportano alcune fonti, ma perché il protagonista non sarebbe stato una figura del tutto positiva. E pare che Magnus chiese di realizzare il Texone anche come "risarcimento" per la mancata realizzazione del volume.

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