domenica 6 novembre 2022

Freak ai confini del Mondo

Raccolta dei lavori realizzati da Pie(t)ro Alligo nei gloriosi anni ’70 per le riviste Eureka, Il Mago e Sgt. Kirk. Mancano le poche cose fatte per CorrierBoy, che avrei letto volentieri per curiosità ma che ovviamente esulano dalle tematiche più personali di queste folgoranti storie di cui Alligo realizzò sia testi che disegni. Così a memoria mi sembrava che non ci fosse nemmeno qualche pagina singola transitata per Eureka, ma da un rapido controllo ho visto che mi sbagliavo. Qui c’è tutto l’Alligo autoriale, quindi, con l’aggiunta di un bel po’ di inediti.

Come evidenziato dal titolo, l’argomento privilegiato dell’autore sono gli emarginati, gli esclusi, gli “strani”, che possono esserlo sia per l’aspetto fisico che per le loro azioni o ambizioni, indipendentemente da quanto ne siano consapevoli: protagonista può essere un cervello conservato in una teca o un ruspante montanaro che non capisce quale colpa possa essere la sua semplicità o una mente geniale la cui rovina sarà proprio la quantità di informazioni incamerate. La pietas di Alligo si estende spesso anche agli animali, vittime dello sfruttamento e della crudeltà degli umani – ma talvolta esiste almeno la speranza di un contrappasso.

Queste storie brevi (addirittura fulminanti: spesso una sola pagina) sono a volte caratterizzate da un certo umorismo, ma mostrano sempre in controluce la temperie culturale degli anni ’70, vuoi per gli argomenti sociali vuoi per il sottofondo di un certo misticismo vuoi per lo spirito contestatario che le anima. Si tratta di trame con un finale a effetto che a volte, con gli occhi smaliziati del 2022, è facilmente intuibile, mentre in altri casi mantiene la sua spiazzante freschezza. Ma al di là del piacere di leggere intuizioni brillanti che lasciano stupito il lettore (anche quando ad accompagnarle c’è una netta amarezza), Freak ai confini del Mondo permette soprattutto di godere dell’arte di Alligo in maniera organica e nel formato più adatto, testimonianza di un’epoca in cui la cura per la parte grafica di un fumetto non era vista ancora come una colpa.

Il volume consta di due introduzioni, di Daniele Bevilacqua e Giacomo Alligo (figlio dell’autore), da leggersi tassativamente dopo i fumetti. A integrare questa parte scritta ci sono delle ghiotte chicche come disegni inediti di Moebius realizzati appositamente per l’amico Alligo e l’autopresentazione dell’autore per un volume di Ivaldi che non uscì mai. O meglio, che è finalmente uscito dopo 40 anni.

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