Raccolta dei lavori realizzati da
Pie(t)ro Alligo nei gloriosi anni ’70 per le riviste Eureka, Il Mago e Sgt. Kirk. Mancano le poche cose fatte
per CorrierBoy, che avrei letto
volentieri per curiosità ma che ovviamente esulano dalle tematiche più
personali di queste folgoranti storie di cui Alligo realizzò sia testi che
disegni. Così a memoria mi sembrava che non ci fosse nemmeno qualche pagina
singola transitata per Eureka, ma da
un rapido controllo ho visto che mi sbagliavo. Qui c’è tutto l’Alligo autoriale,
quindi, con l’aggiunta di un bel po’ di inediti.
Come evidenziato dal titolo, l’argomento
privilegiato dell’autore sono gli emarginati, gli esclusi, gli “strani”, che
possono esserlo sia per l’aspetto fisico che per le loro azioni o ambizioni,
indipendentemente da quanto ne siano consapevoli: protagonista può essere un
cervello conservato in una teca o un ruspante montanaro che non capisce quale
colpa possa essere la sua semplicità o una mente geniale la cui rovina sarà
proprio la quantità di informazioni incamerate. La pietas di Alligo si estende spesso anche agli animali, vittime
dello sfruttamento e della crudeltà degli umani – ma talvolta esiste almeno la
speranza di un contrappasso.
Queste storie brevi (addirittura
fulminanti: spesso una sola pagina) sono a volte caratterizzate da un certo
umorismo, ma mostrano sempre in controluce la temperie culturale degli anni
’70, vuoi per gli argomenti sociali vuoi per il sottofondo di un certo
misticismo vuoi per lo spirito contestatario che le anima. Si tratta di trame
con un finale a effetto che a volte, con gli occhi smaliziati del 2022, è
facilmente intuibile, mentre in altri casi mantiene la sua spiazzante freschezza.
Ma al di là del piacere di leggere
intuizioni brillanti che lasciano stupito il lettore (anche quando ad
accompagnarle c’è una netta amarezza),
Freak
ai confini del Mondo permette soprattutto di godere dell’arte di Alligo in
maniera organica e nel formato più adatto, testimonianza di
un’epoca in cui la cura per la parte grafica di un fumetto non era vista ancora come una colpa.
Il volume consta di due
introduzioni, di Daniele Bevilacqua e Giacomo Alligo (figlio dell’autore), da
leggersi tassativamente dopo i fumetti. A integrare questa parte scritta ci
sono delle ghiotte chicche come disegni inediti di Moebius realizzati
appositamente per l’amico Alligo e l’autopresentazione dell’autore per un
volume di Ivaldi che non uscì mai. O meglio, che è finalmente uscito dopo 40
anni.
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