venerdì 11 novembre 2022

Intervista ad Andrea Sfiligoi

Allora, come sta andando Four Against Darkness?

Sta andando molto bene, abbiamo avuto degli ottimi riscontri anche dalla Polonia dove è uscita da poco un’edizione. Stiamo parlando con l’editore polacco per fare supplementi che saranno in un formato grafico diverso che stanno curando loro.

In Italia continua a essere un prodotto di punta, va molto bene. In lingua inglese sta andando avanti dal 2016 e al momento ci sono più di 55 supplementi, poi adesso abbiamo la linea delle avventure-poster, i dungeon creabili con i mazzi di carte… c’è insomma un sacco di materiale che, ci tengo a sottolinearlo, è tutto giocabile: non facciamo prodotti che sono semplici gadget, tutti i prodotti hanno un’applicazione nel gioco. Possiamo dire che si tratta di un sistema per vendere delle avventure ma in formati sempre nuovi.

I poster sono questi che vedi allo stand, molto belli, fatti da un fan spagnolo che si chiama Jaime che poi ha accettato di diventare un collaboratore. Ci piaceva molto come disegnava, è un disegnatore vecchia scuola che lavora ancora in bianco e nero sul cartaceo, si diverte a fare questi dungeon molto elaborati e per questo ci siamo detti che era il caso di farli diventare delle avventure. Lui era semplicemente un giocatore che postava sul gruppo internazionale di Four Against Darkness i suoi dungeon, io l’ho notato e gli ho detto che il suo stile andava molto bene e quindi poteva fare delle cose professionali per noi. Così abbiamo fatto questa linea di tre poster e adesso vediamo come vanno, chiaramente in caso di buon riscontro si può espandere con altri poster. Lui è molto lento, perché come puoi vedere fa un tipo di lavoro molto elaborato e minuzioso, però se ci sarà domanda potrà sicuramente fare altri prodotti di questo genere.

Come hai detto Four Against Darkness esiste dal 2016… quando pubblicherete finalmente le regole per arrivare oltre il 9° livello? Ho dei personaggi fermi che aspettano…

In effetti quel supplemento sarebbe già dovuto uscire ma c’è stato il problema della guerra in Ucraina: io vivevo in Ucraina con mia moglie, a Charkiv, e inevitabilmente questa cosa ci ha fatto saltare tutti i piani. Più o meno abbiamo un anno di ritardo sulla tabella di marcia. Il libro è quasi pronto quindi io conto di farlo uscire in inglese per Natale e dopo lo darò all’editore italiano e vediamo quando lo traducono e lo faranno in italiano. Sono ragionevolmente sicuro che lo faranno perché è la continuazione naturale del gioco quindi sicuramente sarà fatto, a maggior ragione visto che i ragazzi di MS Edizioni hanno fatto da modelli per la copertina!

Altri progetti per il futuro?

Proprio in questi giorni, il 31 ottobre e il 1 novembre, a Lucca farò in zona demo delle dimostrazioni di Eldritch Wood, il mio nuovo gioco che è sempre solitario/cooperativo. Si tratta di un gioco con un’indole più narrativa rispetto a Four Against Darkness. La novità di questo gioco è che non si interpreta un gruppo di avventurieri oppure un unico personaggio come avviene in Alone Against Fear ma si interpreta un intero villaggio, cioè è un gioco di troupe dove c’è un cast di 36 personaggi e c’è una tecnica nel gioco che riproduce la macchina da presa di un serial televisivo che passa da un personaggio all’altro a seconda delle scene.

L’ambientazione è un villaggio medievale (parliamo di un Medio Evo “pop”, non è un Medio Evo storico) durante il periodo dell’Inquisizione in cui i personaggi, chiamati “Notabili” (cioè i personaggi più importanti del villaggio), dovranno affrontare una minaccia sovrannaturale che all’inizio del gioco non si sa cos’è ma si scopre pian piano nel corso del gioco. Il tutto si gioca con un calendario e un’agenda dove tu annoti le azioni che fai in ogni giorno. Meccanicamente è un gioco molto semplice. Tu puoi giocare ognuno dei 36 personaggi che sono nel gioco e anche alcuni png che temporaneamente possono passare sotto il tuo controllo. Non è un gioco di ruolo, è un ibrido, un adventure game un po’ come Four Against Darkness. Diciamo che la sensazione che procura quando ci giochi è la stessa del gioco di ruolo, in più c’è questa novità di gestire appunto una troupe di personaggi, quindi c’è proprio un gruppo di personaggi in cui ti sposti da uno all’altro a seconda di quelle che sono le situazioni del gioco. Spero che alla dimostrazione partecipino molti giocatori, così da interessare anche l’editore italiano.

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