Dopo un vertiginoso flashforward che inserisce la pandemia
nella continuity della serie, inizia
un episodio piuttosto diverso dal solito. Le due titolari, a cui comunque sono
dedicate varie sequenze, non vengono messe sotto i riflettori quanto la Ri, di
cui viene approfondita la personalità e fatto intravedere un passato (e un
presente?) di abusi. Ma la Cifone gioca bene le sue carte e forse crea solo
false piste con cui ammaliare e confondere il lettore, come il gioco delle
parti con lo psicologo e la scena che potrebbe testimoniare l’omosessualità di Lollo. Chissà, forse anche la
persona con cui si sveglia la Cucca del “futuro” potrebbe non essere una donna
come fatto intendere dagli indizi disseminati nei numeri precedenti.
Lo stile della Cifone mi sembra
sempre più stilizzato, ma in fondo funziona bene anche così, anzi forse meglio
che se fosse più realistico visto quanto “osa” l’autrice, soprattutto a livello
di situazioni scabrose in cui sono coinvolti i suoi giovanissimi protagonisti
(c’è anche un po’ di violenza, e non manca qualche nudità anche se poco più che
accennata).
Con questo undicesimo volumetto il prezzo passa da 6,90 a 7,40 euro. Niente di drammatico, preferirei anzi che le uscite si infittissero visto che in pratica Ale & Cucca esce una sola volta all’anno con fascicoli di 136 pagine di cui un bel po’ dedicate a pin up e sketch e non al fumetto vero e proprio.
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