domenica 28 gennaio 2024

Asterix e l'Iris Bianco

Ho aspettato che uscisse in edizione economica brossurata per leggere questo nuovo episodio di Asterix che stando a un CaseMate di due mesi fa avrebbe venduto 530.000 copie la settimana della sua uscita.

Il meccanismo di partenza potrebbe ricordare quello di Asterix e la Zizzania, anche se di segno inverso: per scongiurare i continui ammutinamenti dei legionari Cesare accetta il consiglio di Vitiumvirtus di motivare le truppe col suo “pensiero positivo”, usandolo anche per fiaccare i Galli con lusinghe e frasi a effetto. Ovviamente si tratta di una satira di costume indirizzata ai manuali di autoaiuto e a santoni vari. Si susseguono quindi varie gag che mostrano come i Galli stiano effettivamente cedendo a questo buonismo New Age: a volte si ride di gusto, ma il meccanismo è un pochino ripetitivo. Ma a metà volume avviene un colpo di scena: Vitiumvirtus cambia strategia dopo essere stato affrontato da Asterix e approfittando dell’ascendente che esercita sulla moglie del capo la porta a Lutezia, in teoria per assecondare i suoi desideri mondani ma in realtà per farne un ostaggio per Cesare. E qui la storia decolla, con una trama più compatta e frecciatine a molti altri tic contemporanei, che pur se forse precipuamente francesi (l’attore Boxoffix è Jean Rochefort?) sono comprensibili o intuibili anche a un pubblico più vasto.

Mi pare insomma che FabCaro abbia superato con successo la difficile prova di confrontarsi con un monumento della BéDé (ma a me piacevano pure gli episodi scritti da Uderzo) pur non rinunciando al suo tocco personale, mentre Conrad svolge l’ottimo lavoro di sempre. Lodevole il lavoro di traduzione e soprattutto di adattamento di Vania Vitali e Andrea Toscani.

Questa edizione “economica” Panini che costa 6,90 euro è stampata in maniera impeccabile su carta patinata a colori e presenta una copertina di cartoncino rigido: per altri editori sarebbe quasi una versione deluxe.

12 commenti:

  1. "...frecciatine a molti altri tic contemporanei, che pur se forse precipuamente francesi (l’attore Boxoffix è Jean Rochefort?) sono comprensibili o intuibili anche a un pubblico più vasto".
    Beh, è vero però, per esempio, a me non è mai riuscito capire chi fosse il regista teatrale incontrato da Asterix e Obelix ne "Asterix e Il paiolo". Sul mio albo è indicato come "Eleonoradus", ma sospetto che sia un nome trovato per la versione italiana. Lui dice: "Voglio rinnovare l'arte drammatica. Noi abbiamo un messaggio, una missione, dobbiamo sensibilizzare il pubblico, scuoterlo dal letargo. Tutto dev'essere spontaneità!" Ho sempre pensato che fosse la satira di un personaggio del teatro francese dell'epoca, ma chi? Somiglia vagamente a David Bowie, ma non c'entra nulla ovviamente...
    Altri personaggi, da Lino Ventura a Mussolini, a Sean Connery, sono stato in grado di identificarli ma quello no. Sai mica chi possa essere?

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    1. Non ne ho la più pallida idea. Tieni presente che non mi sono nemmeno accorto di varie citazioni che anche per un italiano dovrebbero essere palesi, come Aldo Maccione (a suo tempo popolarissimo in Francia, parrebbe) che compariva in un albo facendo anche il suo tipico passo che i francesi chiamano "la casse" o una cosa simile.

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    2. Ho fatto qualche ricerca, dovrebbe essere Laurence Oliver, ma non l'avrei mai detto. Vabbé...

      https://www.everythingasterix.com/news-and-views-content/2015/3/4/the-24-best-cameos-in-asterix-part-1

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    3. Impossibile per me arrivarci: conosco di nome Lawrence Olivier ma non lo associo a nessuna faccia. Sarà una questione anagrafica.

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  2. Larry Olivier è una combo di Sting e Michael Fassbender. Nel caso un regista stia cercando un attore per un biopic su uno dei + famosi Hamlet nonchè dentista nazista con lama fissata al polso...penso che MF sarebbe una buona scelta di casting

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  3. Sì, in effetti per la nostra generazione La faccia di Olivier si associa con il suo aspetto ''agée", invecchiato.
    Non solo il dentista-nazista Szell, detto "der Weisse Engel", che in realtà credo fosse uno dei soprannomi di Mengele, ma anche ,il cacciatore di nazisti Ezra Liebermann ne "I ragazzi venuti dal Brasile", dove curiosamente da la caccia proprio a Mengele.
    Ma non avrei mai detto che Eleonoradus, o se vogliamo Laurensolivius, rappresentasse il suo aspetto giovanile.
    Per me somigliava a Bowie, o al massimo a Iggy Pop.
    Mi ci sto intrippando, sulle caricature di Asterix.

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    1. Ti capisco perché anche io quando seppi della cosa mi ci interessai non poco, però è un'attività purtroppo destinata alla frustrazione visto che molti dei riferimenti degli albi più vecchi ormai non sono più coglibili e certi (non credo pochi) credo siano sconosciuti a un pubblico non francese: in una storia compariva ad esempio un gagliardo giovane biondo figaccione che faceva il guerriero o il bardo, era la caricatura di un cantante (o forse un attore) francese sconosciuto in Italia - di sicuro sconosciuto a me.
      Mi sbaglio o eri tu che criticavi i Gatti di Vicolo Miracoli (o forse solo Gerry Calà) perché facevano un umorismo "istantaneo" che prendeva in giro le pubblicità e le mode del momento, e che adesso non si può più cogliere? Ecco, mutatis mutandis il meccanismo è lo stesso.

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    2. Sì, ero io. Non posso che darti ragione. Un bambino francese che legge i vecchi albi di Asterix (ci sarà pure qualche bimbo che li vuole leggere tutti) non saprà mai che ha visto Mussolini, Jean Marais, Sean Connery... So goes life, direbbe qualcuno.
      Però d'altra parte dai, dopo 50 anni è divertente scoprire che in Obelix S.P.A., Caius Assurdus era nientemeno che Jacques Chirac... :D
      A bientot.

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    3. Credo che un decenne francese riconosca senza dubbi Mussolini (la qualità delle loro scuole è assai elevata), forse Sean Connery no per questioni anagrafiche. Jean Marais confesso di non sapere chi é! La traduzione del suo nome, "Giovanni Palude", è comunque dilettevole.

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    4. Jean Marais era un attore francese molto figo che per qualche tempo fu l'idolo del pubblico femminile francese. Poi venne fuori che era gay. Una specie di Rock Hudson francese, via.
      Dovrebbe essere il gagliardo giovane biondo che dici tu.
      Film che mi ricordo di lui: Il Tulipano nero, Le notti bianche, i film di Fantomas con De Funes.

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    5. Porca puttana, la memoria mi ha tradito ancora... Il Tulipano nero era con Alain Delon, non Jean Marais...

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