martedì 30 gennaio 2024

Cosmo Serie Verde 81 - Fan 1: Nella foresta dei mostri

Ormai i fumetti li compreranno quasi esclusivamente gli ultraquarantenni e giustamente anche la Cosmo cerca di capitalizzare sulla nostalgia. Ecco quindi questa ristampa «Facsimile Edition» di un fumetto non certo misconosciuto (anche se sicuramente meno noto dei pornetti) ma assai sfortunato all’epoca della sua prima uscita.

Il principe Fan vive felice sul pianeta AS11824 dove conduce un’esistenza da contadino arando i campi con l’ausilio di un triceratopo. La sua vecchia conoscenza Ganoor gli fa visita informandolo del fatto che il suo vecchio amico Vaxx di Terragiovane è in procinto di diventare presidente intergalattico, solo che parrebbe essere diventato un tiranno dispotico. Fan decide di indagare e parte alla volta di Terragiovane insieme all’androide Sancho rimesso in funzione per l’occasione: l’accoglienza che ricevono non è quella sperata e vengono catapultati nella foresta vergine del pianeta lasciando che siano i mostri del titolo a fare il lavoro sporco. Ma grazie alla sua intraprendenza e all’aiuto di Sancho Fan riesce e salvarsi e scopre che Vaxx ha pure rapito la figlia di Ganoor, Ginf (sì, la scelta dei nomi è abbastanza ridicola).

I testi di Rubino Ventura/Giuseppe Pederiali sono scoppiettanti, rispettosi dei topoi dell’avventura e dei limiti di una pubblicazione per ragazzi ma anche dotati di una certa originalità e ricchi di trovate ben congegnate per far procedere la storia. La fantascienza si mischia col fantasy e anche un po’ col western, e quando serve c’è un pizzico di umorismo.

Non sono mai stato un estimatore del Frollo erotico, che comunque non conosco approfonditamente. Qui però il suo tratto sinuoso che ogni tanto cede al caricaturale è perfetto per il tipo di storia: le sue tavole sono dinamiche ed espressive e soprattutto è riuscito a creare senza nemmeno ricorrere a troppi dettagli una fauna e una flora molto personali e ben caratterizzate, stesso discorso si può fare per le astronavi, gli edifici e gli abiti, che oggi potremmo considerare retrofuturisti. Poi magari nella posa di qualche primitivo si è “ispirato” a Zanotto, ma vabbè.

Inizialmente mi sono stupito di come una serie così appassionante si fosse rivelata un insuccesso da sole sei uscite, ma si era a cavallo tra 1978 e 1979: la televisione stava già lottizzando il tempo libero dei giovani lettori, e inoltre esistevano ancora un sacco di testate concorrenti tra cui scegliere.

A proposito del contesto storico (ma anche delle fonti di ispirazione di Fan), il volumetto si conclude con un lungo e scrupoloso approfondimento di Davide Barzi, che tra le altre cose riporta anche i redazionali che Pederiali curò per l’edizione originale di Fan. All’epoca in appendice c’erano anche I Briganti di Magnus, prevedibilmente assenti da questa edizione “facsimile” per ovvi motivi di copyright (almeno credo, Barzi rimanda a qualche numero precedente della Serie Verde, il quarto de Lo Sconosciuto, per le spiegazioni).

La qualità di stampa mi sembra quantomeno dignitosa per non dire buona, pur se il tipo di carta scelto rema contro una resa ottimale al 100%.

Sicuramente una collana a cui augurare tutto il successo possibile, sperando che non sia tale da indurre la Cosmo a editare in formato pocket anche i fumetti francobelgi.

13 commenti:

  1. Hah! Due settimane fa, mentre aspettavo il Moni e gli altri fumettari per cenare da Francesco, ho visto all'edicola della stazione questo albo, ma era chiusa. Poi me ne hanno parlato piuttosto male, e non l'ho preso. Magari ci ripenso.
    Certo è messa male l'edicola della stazione, solo quell'albetto lì, che lì per lì l'avevo preso per un pezzo vintage, e qualche Bonelli. Una volta ci si trovava di tutto...

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    1. Come "due settimane fa"?! Io l'ho preso domenica e mi pare che fosse uscito da poco.

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    2. Venerdì 19. Avevo una manifestazione in biblioteca e ho fatto i salti mortali per essere libero alle 18.

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    3. Ebbene sì, maledetto J_D, mi hai fregato anche stavolta! Il codice a barre sul retro riporta come data d'uscita il 20 gennaio. Intanto aspetto il volumetto Cosmo di Jack lo Squartatore che ho ordinato in fumetteria per sicurezza e intanto ho già adocchiato in millanta edicole...

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  2. Sono da questo momento un fan del nome Ginf. Spero non sia coperto da copyright. Una idea per una miniserie per la Cosmo: Ginf è un operaio specializzato nel frollare i rubini nelle miniere di Ventura satellite dell'impero di Zan8, crudele signore del cosmo. Barzio il brigante in fuga gli rivela che le pietre preziose non maturano e che le miniere sono il modo con cui Zan8 inibisce le capacità di possibili leader rivoluzionari.Ginf prende atto, scappa e diventa un contadino su di un altro satellite. Non tutti accettano il proprio destino. Barzio ne eredita il ruolo ed entro poco è a frollare i rubini. So goes life.

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    1. Perfetto per una miniserie Marvel premiere, anni, direi 1977-1979.
      Io l'avrei fatta disegnare dal Chaykin di Monark Starstalker.

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    2. Nei gg del Monarca delle stelle HC(da noi sul mensile Gli Eterni) disegnava anche Solomon Kane che ricordo di aver visto in coda al quattordicinale di Thor. Sempre da quell'antologico e sempre sugli Eterni ricordo un interessante Tom Sutton per Paladin(il mercenario della Marvel) e Seeker 3000 (qualche punto di contatto con Star Trek).

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    3. Sugli Eternals era interessante tutto, su tutti metterei Deathlok-Cybernus. Deboluccio era semmai Moon Knight-Lunar, ma son gusti personali...

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    4. Klaus Janson ha raccontato che avevano praticamente carta bianca x Deathlok quindi hanno potuto sperimentare. Moon Knight di Don Perlin era effettivamente marginale, meglio la versione di Siemkiewicz sullo Hulk Magazine, molto Neal Adams.

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  3. Peccato la corsa di Omega lo sconosciuto sa durata meno di un anno.

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  4. Steve Gerber con Defenders Omega Daredevil Man-Thing e Son of Satan ha anticipato la Vertigo DC del decennio successivo quando non esisteva ancora Vertigo che formalmente inizia col 1993, ma è ricordato principalmente per Howard the Dick. Peccato.

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    1. Quando gli sbirri hanno sparato a Omega, che si è lasciato incastrare da Ruby Thursday e dal suo Dibbuk, io ho pianto. Non so se in seguito sia risorto, come spesso capita in Marvel, ma spero di no.
      Va bene così, con un lapidario "La storia di Omega lo sconosciuto SI CONCLUDE QUI".
      Back then, All Cops Were Bastards, anche in Marvel.
      Io sono cresciuto con Gerber, fortunatamente però non erano omogeneizzati, ma fumetti.
      Howard the Dick però non lo conosco. Cos'è, la versione porno di Orestolo?

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    2. Ops. Lapsus calami. Howard the duck= Orestolo il papero. Gerber ne ha fatto una versione per Topps Comics disegnata da Kirby credo quando era in rotta dalla Marvel per i diritti di Orestolo.

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