Danny e i suoi amici Amy e Sam sono degli adolescenti un po’ sfigati, che cercano la popolarità come youtuber: un tentativo azzardato di fare parkour (con una bicicletta?!) manda all’ospedale Danny in gravi condizioni. Non ci resta tanto a lungo, perché un poliziotto vampiro lo trasforma in una creatura della notte in previsione di uno scontro con una minaccia misteriosa per cui sta costituendo un esercito scegliendo i suoi vassalli vampiri tra i disperati che tanto hanno poche aspettative di vita, appunto proprio come Danny.
Dotato del campionario di poteri attribuiti ai vampiri, il giovanotto decide di approfittarne e vampirizza anche i suoi due amici, mettendo su così un gruppetto di supereroi locali (la storia si svolge a Philadelphia) che lavorano mascherati da luchadores recuperando dietro pagamento la refurtiva dei furti o addirittura impedendo attentati dinamitardi.
Dal quarto capitolo compaiono i villain che dovranno affrontare i nostri eroi, il classico campionario di freak con cui Millar vuole fare della satira (sui social media) o impressionare il lettore (con una vampira incinta), e la storia diventa ancor di più un susseguirsi di azione e colpi di scena non disprezzabile, fino alla conclusione in cui si anticipano i prossimi sviluppi della serie.
Millar gestisce l’elemento vampiresco con la paraculaggine che gli è propria, ricordandosi di poteri e debolezze dei protagonisti a seconda della convenienza e facendo un potpourri da varie fonti (davvero basta coprire interamente il corpo per evitare l’effetto dei raggi del sole?): quando serve alla trama, ecco che si ricorda che i vampiri non possono entrare in un luogo senza essere invitati. I suoi vampiri possono ipnotizzare la gente e provocare amnesie mirate ma ovviamente Millar preferisce ricorrere a soluzioni più spettacolari (o meglio fracassone) per far procedere la storia, vedi la fuga in ambulanza. Sarebbero poi allontanati dalle croci, ma la rastrelliera (si chiama così?) da cui Danny prende un peso da allenamento ha proprio quella forma ma non gli causa problemi!
Con tutto il parterre di collaboratori tra cui può pescare Millar mi ha stupito la scelta dello sconosciuto (a me, almeno) Juanan Ramírez come disegnatore. Non che sia scadente, ma non ha nemmeno delle doti che lo elevino dalla media statunitense.
Non ci si pensa spesso, ma c'è una certa tradizione di vampiri "buoni" nei fumetti americani.
RispondiEliminaCosì al primo morso, mi vengono in mente Vincent Velcro del Creature Commandos (una squadra di mostri classici contro i nazisti nella WW2) e naturalmente lo sfortunato detective-vampiro Hannibal King de "La tomba di Dracula", che per non uccidere innocenti rapinava le banche del sangue.
Oh, e naturalmente il buon vampiro per eccellenza, Barnabas Collins del telefim "Dark Shadows", credo abbia avuto una trasposizione in fumetto.
EliminaLa vituperata Grande Avventura dei Fumetto della DeAgostini riportava infatti le strisce giornaliere di Dark Shadows. Anche Tim Burton ci fece un film.
EliminaSarò razzista, ma per me l'unico vampiro buono è il vampiro non-morto (quindi Morbius "the living vampire" non rientrerebbe nella categoria).
Addirittura strisce giornaliere, quindi ciò testimonia il successo di "Dark Shadows".
EliminaSì, tecnicamente Morbius NON è un vampiro (almeno per i canoni Marvel, secondo i quali i veri vampiri sono quelli infettati dal virus-maledizione propagato dall' originaria entità malvagia Chthon (sempre se non ricordo male).
Or mi sovviene che pure Vampirella (per quanto secondo i tuoi canoni NON sia una non-morta) è una vampira "buona", o perlomeno sicuramente... "Bona"...
P.S.: Bello il film di Burton, ma con Dark Shadows non c'entra, come dire, un cazzo.
Eliminatra l'altro (sempre e comunque se non ricordo male), in quel film inseriscono una canzone di Barry White che fu scritta DOPO gli eventi narrati, quindi un blooper...
Il che mi porta a ragionare, ma quanto potrebbe rimpinzarsi un vampiro, con Barry White?
Oh, well... 'Nuff said.
Dopo Big Fish chiusi con Tim Burton e Dark Shadows lo intravidi solo in tv. Non mi sembrò malaccio ma neanche eccezionale ("Come fa una donna a essere così brutta" si chiede Johnny Depp quando vede Alice Cooper).
EliminaFavino moschettiere afferma che non esistono donne brutte. Depp è stato pirata e vampiro e creatura artificiale con mani di forbice, ma il ruolo che gli manca è uno Zorro Zombie. So che Millar ti legge con attenzione e spero che ne ricavi un fumetto disegnato da Mrark Kindt o Toby Cypress o Chris Mitten.
RispondiEliminaFa vino, mo'? Schetti e re!
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