martedì 11 novembre 2014

Historica 25 - reprise



Alla fine me lo sono riletto tutto d’un fiato. Credo di aver capito perché, oltre al “reddito di posizione” già accumulato da Hermann con la sua ventennale carriera, Le Torri di Bois-Maury sia considerato un capolavoro del fumetto franco-belga.
In quelle tavole, e si era nel 1983/84, non ci sono didascalie. Hermann sviluppa la narrazione partendo da dettagli e particolari che servono a guidare il lettore e a contestualizzare le scene, ma sa anche far deflagrare le pagine con delle illustrazioni quasi a piena pagina in cui si rimane affascinati dal profluvio di dettagli, dal senso della prospettiva e addirittura dall’impressione di movimento (vedi la celeberrima sequenza dei muratori che lavorano alla cattedrale nel primo episodio). E d’altra parte Hermann è veramente il maestro del dinamismo e della mobilità, riesce a ricreare l’illusione del movimento nelle singole vignette come nessun altro, e senza ricorrere a particolari artifici. Insomma, anche se trovo che il termine sia fin troppo abusato e usato quasi sempre a sproposito, il suo stile è veramente cinematografico.
Per quel che riguarda i testi, cosa che a suo tempo mi aveva lasciato interdetto, Hermann non si abbassa quasi mai a spiegare al lettore cosa sta succedendo e cosa pensano i personaggi. Anche nelle situazioni più banali e scontate i suoi attori preferiscono parlare per allusione più che essere diretti. E così il lettore si trova a dover assumere un ruolo più attivo del solito nella lettura del fumetto e nella sua interpretazione, facendosi coinvolgere di più.
Poco importa quindi che a livello estetico tutti i personaggi di Hermann somiglino a ET l’Extraterrestre disegnato da un artista underground che deve ancora prendere confidenza con il rapidograph.

4 commenti:

  1. Davvero senti di essere così inclemente nel giudicare il tratto di Hermann? Sono d'accordo che spesso i suoi volti appaiano grotteschi, ma spesso accade perché lo sono proprio i suoi personaggi. Guarda Jeremiah, ad esempio. Già dai primi episodi tutti i volti appaiono alieni (forse anche un po' tumefatti, ok), ma credo sia una scelta dell'autore stesso, visto che poi il volto del protagonista non è affatto male.
    Insomma, voglio dire che le serie di Hermann (soprattutto quelle scritte da lui) sono spesso costellate da reietti e disadattati volutamente. In altre come Comanche (anche se è un po' più datata), i volti appaiono molto più lineari e regolari.

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  2. Dopo l'apprendistato simil-Jijé (ma Giraud per me aveva fatto molto di meglio) Hermann ha avuto in effetti un periodo piuttosto felice in Comanche e Bernard Prince in cui il suo stile (i suoi difetti, direi) non era ancora così marcato. Poi giustamente col successo, e forse con l'utilizzo del rapidograph che non permette di riparare alle magagne con una bella passata di china, è andato per la sua strada fregandosene del resto. E a me va benissimo così, io lo apprezzo moltissimo come fumettista e i suoi acquerelli sono spettacolari. Come disegnatore, d'altra parte... figurati che in Francia gli hanno dedicato un portfolio che aveva per soggetto "eroi e vacche", in cui i suoi personaggi erano associati a delle mucche. Tanto indipendentemente dal soggetto avrebbe sempre usato il suo tratto un po' deforme!
    Si dice che forse alla base di certe sue sproporzioni nel disegno ci siano state le indicazioni di Greg, che diceva ai disegnatori di fare i personaggi con la testa grossa in modo che si vedessero meglio le espressioni.
    Resta comunque un grande: non mi perdo un suo fumetto ma una cartella di stampe sue non la comprerei.

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  3. Una piccola curiosità, scoperta per caso. Su youtube mi sono imbattuto casualmente in un vecchio film con Charlton Heston del 1965, "The War Lord" ("Il Principe Guerriero" da noi). Quel film dev'essere stata una forte fonte di ispirazione per Hermann, non solo nelle atmosfere e forse in alcuni costumi, ma soprattutto nel fatto che Aymar è praticamente la copia sputata del personaggio di Charlton Heston. :) un paio di esempi

    http://c8.alamy.com/comp/BP8EEJ/charlton-heston-the-war-lord-1965-BP8EEJ.jpg

    http://c8.alamy.com/comp/BP8C5C/rosemary-forsyth-charlton-heston-the-war-lord-1965-BP8C5C.jpg

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    1. Grazie della dritta, non lo sapevo.
      E il film da cui Pratt ha tratto le immagini iniziali di Corto Maltese legato alla zattera lo hai visto? Adesso non ricordo il titolo, però.

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