lunedì 10 novembre 2014

Una storia lemming



Io Palumbo non lo capisco. O meglio, posso capire benissimo le sue scelte professionali ma ciò non toglie che mi sembri un peccato che non riesca a mediarle in maniera più equilibrata. Per lui ci sono solo il popolare-popolare (Diabolik dopo Martin Mystére) e lo sperimentale più spinto, colto, impegnato, che spesso produce esiti più simili a saggi illustrati che a fumetti, per quanto splendidamente disegnati (vedi soprattutto L’Elmo e la Rivolta e Diario di un Pazzo).
Quanto mi piacerebbe, invece, vederlo all’opera su una classica serie franco-belga a colori, cosa che ha pure fatto ma che è rimasta senza seguito. Comunque sia, Una storia lemming si inserisce nel secondo filone della sua produzione, come si intuisce anche dalla raffinata edizione mignon della Comma22. L’esperimento nasce da una collaborazione con l’ONLUS CEFA (i dettagli in una prossima intervista a Palumbo su Fucine Mute) ed è il frutto del lavoro di 28 studenti di due scuole bolognesi che hanno fornito personaggi, soggetti e sviluppi della trama che ha come temi portanti la sostenibilità e il progresso.
Nove adolescenti si stanno preparando per l’esame di maturità ma al contempo hanno un’intensa attività sociale tramite oniro.app, una sorta di social network i cui partecipanti riescono a condividere i sogni. Durante l’attività onirica ricevono dei messaggi criptici sul loro futuro, compiono azioni che si riflettono nella vita reale e scoprono qualcosa su se stessi. A toglierli dalle situazioni più strane o imbarazzanti interviene Tusitala, che io sapevo essere il soprannome di Louis Stevenson ma che in Una storia lemming è un uomo di colore.
Se non bastassero gli splendidi disegni di Palumbo a giustificare l’acquisto, va segnalato come la storia (volutamente evanescente e centrifuga) sia molto suggestiva e coinvolgente. A integrazione della parte principale c’è la tavola unica A Mare che testimonia l’origine dell’ispirazione di Palumbo, un’altra breve “storia lemming” disegnata e colorata da Enrico Pierpaoli e tre tavole a colori in cui Palumbo interpreta a fumetti Hai viso di terra scolpita di Cesare Pavese.

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