mercoledì 8 novembre 2017

Super Tits 1: Un Seno pieno di Responsabilità

Tiziana Capezzòli lavora in una gelateria senza grandi soddisfazioni e nemmeno grandi guadagni. Tanto che quando le viene notificata una multa da Equitasse deve trovare un sistema per saldarla che non sia vendersi «un rene o il c…». Per sua “fortuna” trova un annuncio della Vacca Corporation che cerca cavie retribuite per un farmaco contro la cistite e così prova inconsapevolmente il Siero T3TT3, teoricamente ideato per prolungare la vita della perfida direttrice Meretricia, ma che a contatto con Tiziana la trasforma tingendole i capelli di viola e soprattutto donandole un seno gigantesco e indistruttibile che può persino lanciare scariche elettromagnetiche!
Con buona professionalità, la Mirulla ha strutturato questo primo episodio come un flashback che narra gli eventi salienti della nuova vita di Tiziana con un occhio già verso il prossimo capitolo. Mi sembra che l’ispirazione principale sia stata Spider-man (il soggetto è stato elaborato insieme a Christian Terranova, marito dell’autrice), ma non mancano molti altri riferimenti da altre fonti: c’è persino un rimando a Donald Trump, che diventa un alanfordiano Tromb. Molto simpatica la figura dell’Uomo Fogna, più strutturato di una semplice parodia dell’Uomo Talpa visto che si diletta a creare sculture di spazzatura.
Pur non essendo mai esplicito, il fumetto inanella una bella sequenza di doppi sensi e titoli parodistici memorabili: Ritorno al Futuro diventa ad esempio Ritorno al tuo Culo, di cui possiamo ammirare un inequivocabile poster in camera di Brando, l’ex di Tiziana. Non manca forse in sottotesto un’attenzione, per quanto minima, alla condizione dei giovani italiani e più in generale alla crisi economica mondiale.
A livello grafico la Mirulla usa il suo proverbiale stile «puccio-tettoso», per cui le sue donnine hanno delle curve esagerate e un vitino di vespa, sormontati da grandi teste munite di occhioni. Nonostante l’ostentazione di volgarità (oltre a Ritorno al tuo Culo segnalo che le edicole di Minchiopolis dov’è ambientata la storia vendono titoli come Sorrisi e Cazzoni e La Minchia!) l’impatto è comunque sempre stemperato e persino reso elegante dai disegni, che ricordano un po’ le produzioni dei coniugi Keane – anche in quanto a staticità, in effetti.
L’albo è uno spillato di 20 pagine di cui 16 a fumetti. Con queste caratteristiche i sei euro del prezzo potrebbero sembrare un po’ troppi, ma Cronaca di Topolinia stampa a colori su una buona carta patinata, e il formato delle pagine è bello grande. Come spesso capita di rilevare, la qualità di stampa di queste proposte è migliore di tanti prodotti di editori più blasonati (anche se non proprio perfetta: alcuni titoli dei libri di Brando a pagina 5 e certe etichette nell’immondizia a pagina 9 sono troppo sfumati per essere leggibili). Inoltre la Mirulla ha il lodevole vizio di riempire ogni vignetta di un sacco di dettagli e questo, insieme al fatto che ci sono parecchie vignette per tavola, rende il tempo di lettura piuttosto consistente.
Avevo ordinato a suo tempo Super Tits da Anteprima ma non mi era mai arrivato. Mi consolavo pensando che forse non mi ero perso granché, invece devo dire che è un fumetto molto simpatico.

3 commenti:

  1. Darei il mio Big Jim Due-Volti adattato a cosplay di Don Trump dal mio amico ed ex allievo Don Rosa per avere un fumetto di Maggie Keane. Non sapevo ne avesse realizzati. Hai sempre un asso nella manica. Immagino che frequentare Lucca e simili permetta di accedere ad info che nemmeno la rete. Non metto in dubbio il tuo occhio clinico, ma direi che la cartoonist italiana che mi ricorda di più la Maggie degli occhioni è Gabriella Giandelli.
    Una idea per un fumetto nel caso le signore Giandelli e Mirulla fossero in ascolto. Brando Tiziano vorrebbe dipingere, ma la sua famiglia di supereroi desidera segua il solco tracciato per generazioni. E' rapito dai soliti alieni che dissociano la sua personalità. Di giorno combatte le forze del Male e dopo il crepuscolo drippa come un Pollock in spandex. La scena della metamorfosi davanti allo specchio potrebbe ricordare i famosi frames di Lee/Kirby dei primi Hulk. Miniserie formato tascabile in b/n.

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    1. Non mi risulta che Keane abbia fatto fumetti, ma il suo/loro immaginario era fumettoso, n'est pas?

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  2. Hai ragione. Pensa che bello sarebbe un tascabile in b/n disegnato da Maggie con il suo stile a la Bambi di Humberto Ramos folgorato da una alien abduction.
    Un nero come Diabolik. O quel tizio di cui non ricordo il nome preciso, forse Il Trapassato.
    Potrebbe ambientarlo in un contesto di sixties californiani come li vedrebbe Tim Burton. Potrebbe chiamarsi Trapassato Remoto.

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