Buon ultimo, anch’io posso
finalmente leggermi il tanto celebrato Saga,
che Bao aveva presentato in precedenza in un formato ridotto – chissà, magari
era proprio una mossa di marketing per spingere poi all’acquisto della versione
“giusta” i lettori recalcitranti come me già provati dalla loro versione della Lega degli Straordinari Gentlemen.
Allora, il fumetto si è
dimostrato all’altezza di tutto il clamore che ha sollevato e della pletora di
premi che ha vinto? Sì.
Il bello di leggere adesso un
fumetto di successo uscito nel 2014 (stando ai dati riportati nelle gerenze) è
che posso parlarne liberamente senza timore di spoilerare nulla.
Marko e Alana sono rappresentanti
di due razze diverse, lui ha corna e orecchie da capre e padroneggia la magia,
lei ha le ali (ma per un fattore culturale se le è fatta tarpare) e appartiene
a quella che apparentemente è la fazione più progredita nel conflitto che
insanguina la galassia e contrappone i due gruppi etnici. “Alati” e “cornuti”
sono infatti in costante stato di guerra, ma visto che i secondi vivono sulla
luna del pianeta dei primi, Landfall, delle dimostrazioni di forza in loco porterebbe alla mutua
distruzione. Per questo la guerra è stata data in subappalto a mondi e pianeti
lontani dove le truppe di alati e cornuti possono ammazzarsi senza mettere a
repentaglio l’equilibrio orbitale dei rispettivi corpi celesti.
Marko e Alana si sono innamorati
quando lui era in un campo di prigionia in cui lei era di guardia: la lettura
di un romanzetto dello scrittore D. Oswald Heist, che ha voluto lanciare un
messaggio di pace e fratellanza (riuscendoci) spacciandolo per un innocuo libro
Harmony, ha convinto Alana della
possibilità della convivenza e persino dell’amore tra le due specie. E così i
due hanno messo al mondo una bambina mezzosangue, che adesso praticamente
chiunque nell’universo vuole ammazzare o catturare.
Brian K. Vaughn infarcisce Saga di commenti non troppo velati sulle
grottesche conseguenze della presenza dell’apparato militare statunitense
sparso per il mondo, ma si dilunga anche in considerazioni sulla genitorialità
e sul diventare adulti. Il tutto, però, inserito in un contesto
fantascientifico surreale e pieno d’azione, con qualche punta di erotismo assai
raro nel mercato USA.
Proprio questa estrema diversità
nelle ambientazioni e nei personaggi che le abitano fornisce sia uno dei motivi
del fascino di Saga che la rete di
sicurezza per lo sceneggiatore, che non dovendo aderire a nessun criterio di
realismo può inventarsi di volta in volta le abilità nascoste dei personaggi (o
le situazioni più strambe) per fare progredire la trama – cosa che non gli
impedisce di rabberciare certe soluzioni: Alana, alla fine, davvero non può
volare?
I disegni di Fiona Staples,
apparentemente rudimentali, sono molto efficaci e in ultima analisi anche
piuttosto belli. La Staples realizza le tavole nella loro interezza, compresi i
colori. Il suo tratto è molto espressivo e dinamico (negli extra alla fine del
volume dice di basarsi su fotografie che scatta lei stessa) ma il trattamento
diverso riservato ai personaggi e agli sfondi (i primi colorati più
canonicamente, i secondi “dipinti”) crea un certo stacco tra i due elementi.
Essendo un parto di Vaughn, già
autore di Y – The Last Man e Runaways, i dialoghi hanno un ruolo
fondamentale e anche stavolta inanella una dietro l’altra battute riuscitissime
e doppi sensi perfettamente funzionali alla storia. Questo primo volume deluxe
me lo sono insomma proprio divorato, e qui arriviamo alle note dolenti: di
carne al fuoco ne è stata messa tantissima, così come le fila dei comprimari
sono decisamente affollate. Per il momento sono sfilati un’adolescente
fantasma, un Freelancer (cacciatore di taglie) insieme al suo gatto
rivela-bugie, un borioso e scostante ufficiale gay degli alati, un alleato
degli alati che appartiene a un popolo di robot con una televisione al posto
della testa (!) anche lui prossimo alla paternità, una prostituta di sei anni
che dovrebbe avere qualche tipo di potere, i genitori di Marko, D. Oswald
Heist, l’ex fidanzata di Marko, due reporter di un’altra razza ancora e
l’ennesima freelancer assoldata per ammazzare la famigliola. Anche se alcuni di
questi personaggi terminano il loro cammino al momento opportuno, rimangono
comunque troppi per non affastellare la storia con la loro presenza
rallentandone lo sviluppo.
Alla stessa maniera, Vaughn ama
scrivere in maniera non lineare, ricorrendo a flashback (che nell’appendice
dice che originariamente non voleva usare) e dilatando la storia: il dodicesimo
capitolo termina con un cliffhanger a
cui verrà dato seguito solo quattro episodi dopo!
Saga è molto coinvolgente ma di questo passo (essendo una
produzione Image praticamente indipendente dubito che ne esca veramente un
numero al mese) il finale lo potremo leggere tra chissà quanti anni. E infatti
negli extra Vaughn ammette di sapere già come si concluderà la serie, ma non
quando ciò avverrà.
Venendo al volume in sé, è
senz’altro un bellissimo oggetto – immagino basato su un omologo statunitense. Se
non sbaglio, i singoli volumi brossurati da sei episodi l’uno costano 14 euro,
quindi solo a livello di fredde cifre questo deluxe da 35 euro conviene
rispetto ai tre volumetti che raccoglie, e la cosa si rivela ancora più
vantaggiosa considerando il formato cartonato e le dimensioni corrette.
Inoltre, in appendice viene presentata la sezione di extra a cui ho già fatto
riferimento, che si concentra principalmente sulle 12 fasi che portano alla
realizzazione di un numero di Saga
(viene usato come esempio il quarto capitolo, di cui viene proposta la
sceneggiatura non scevra da errori: ad esempio è chiaro che alla tavola 5 Marko
si rivolga a Izabel con stupore, non a sua figlia Hazel – probabilmente una
svista già presente in originale). Alla Staples vengono dedicate solo mezza
dozzina di pagine per i suoi schizzi e le sue prove, e per quanto non sia una
disegnatrice spettacolare forse avrebbe meritato un po’ di spazio in più.
Se non sbaglio l’ultimo volume
brossurato della saga pubblicato da Bao è stato il quarto, immagino in
contemporanea o quasi con gli Stati Uniti, per cui credo che prima di poter
leggere un nuovo deluxe ci vorrà ancora un bel po’ di tempo!
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