domenica 24 novembre 2019

I Miei Eroi Sono Sempre Stati Tossici

Irretito dalla grafica piuttosto elegante e dalla buona opinione su Brubaker ho ceduto a questo “graphic novel” nonostante fosse detto a chiare lettere che si tratta di uno spin-off di Criminal, serie che non ho mai letto.
La storia si svolge in un istituto di lusso per la riabilitazione di tossicodipendenti dove la protagonista Ellie intreccia una relazione con un altro ragazzo mentre ricorda frammenti della sua vita e le cause della sua fascinazione verso le figure di artisti drogati (tra cui un Jean-Paul Sartre che la scarsa documentazione degli autori fa rivivere nell’800 e non nel XX secolo – mi pare discutibile anche la loro visione di Vincent Van Gogh).
Praticamente tutto il fumetto è incentrato sulla tensione montante e sull’attesa di un colpo di scena finale che faccia chiarezza su quanto si è letto e su una rivelazione che in fondo era intuibile. E alla fine questo colpo di scena arriva sul serio, accompagnato però da quei personaggi che (credo) sono i protagonisti della saga principale, quindi anche se il volume in sé è effettivamente concluso rimane un certo senso di incompletezza.
Per quanto poco elaborati, i disegni di Sean Phillips sono validi, sintetici ma molto espressivi: evidentemente è partito da fotografie per trovare le inquadrature e le smorfie giuste, anche perché quando non lo fa (verso la fine) si notano alcuni errorini anatomici o nella resa dei vestiti. Non altrettanto validi i colori di Jacob Phillips.
Ah, ovviamente è un “graphic novel” maturo e violento, ma i personaggi scopano rigorosamente con la biancheria addosso o con le lenzuola a coprire i punti strategici. Niente sesso, siamo comic book! Ma siccome sono un signore, voglio giustificare Brubaker & Phillips con la scusa che forse Ellie è minorenne.
In totale sono 64 pagine di fumetto nel canonico formato 17x26, senza virtuosismi che elevino il prodotto al di sopra degli standard del suo mercato di riferimento. La confezione è sicuramente curata, ma probabilmente quei 13 euro avrei potuto spenderli meglio.

2 commenti:

  1. Il collegamento con Criminal è che Leo, il detenuto che ha salvato la vita a Ellie, è il protagonista del primo arco di Criminal....

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    1. Ahimè, anche quel poco è stato troppo per godermelo al 100%.
      E poi alla fin fine non è che fosse questo granché.

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