venerdì 22 novembre 2019

Chatwin

Dopo essere stato annunciato ancora tempo fa (così almeno ricordo) è finalmente uscito il nuovo lavoro di Tuono Pettinato. La storia è quella di un gatto d’appartamento di una famiglia borghese, che rimane folgorato dalla lettura di classici della letteratura e decide di seguire a modo suo le orme del “padre” umano che è un cartografo: si lancia all’avventura seguendo quella che immagina essere la sua vera natura, per sommo dispiacere del “fratello” umano che gli strappa almeno l’impegno di portarsi dietro una giacchetta per ripararsi dal freddo.
Tra le citazioni più svariate, letterarie come cinematografiche come musicali, l’odissea felina si rivela assai impegnativa e costellata di incontri spesso spiacevoli con una realtà inimmaginabile per il gattino domestico. Tuono Pettinato mette in scena un campionario vastissimo di gatti diversi, il cui nome spesso rivela personalità e carattere, eppure sempre riconoscibili come gatti nonostante fattezze anche molto diverse. Verso la fine della storia la sua famiglia adottiva decide di ricorrere a un “pet detective” per ritrovarlo e finalmente fa capolino un bel po’ di umorismo all’interno di una saga non esattamente luminosa, essendo anche una disquisizione filosofica sul conflitto tra natura e cultura e occasionalmente una testimonianza della crudeltà dell’uomo verso gli animali e degli animali stessi verso i loro simili. Nonostante l’aspetto “innocente” Chatwin non è insomma un’opera adatta ai lettori più piccoli. Sono comunque molto gustosi i vari annunci di scomparsa disseminati per il volume.
Lo stile di Tuono Pettinato è meno “carino” del solito, con qualche spigolosità accentuata, meno modulazione del tratto e sul finale colori assai accesi, quasi violenti. La sua classe comunque c’è tutta, soprattutto nella far recitare i suoi personaggi usando pochissimi tratti. E anche la composizione delle tavole è molto ben meditata e funzionale.
Di solito ci si lamenta delle storie che rimangono in sospeso non concludendosi pienamente, stavolta mi è dispiaciuto per un finale che è definitivo mentre io avrei voluto sapere come si sarebbe potuta evolvere la storia.

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