The HPC Issue parla di calcolatori ad altissima performatività (a quello del Centro di Calcolo di Bologna ci si collega anche un mio amico Fisico). La storia a fumetti parla quindi di un cavaliere simil-Valiant («Variant») che consulta una strega per farsi fare più previsioni possibili in modo da trovare quella giusta che gli anticipi come sconfiggere il proverbiale drago che ha rapito una principessa. Fisiologicamente la reiterazione dell’inserimento dei nuovi dati nel “calderone” porta a una certa ripetitività, ma Giovanni Eccher è stato molto bravo a movimentare il tutto con qualche scenetta. E poi il finale è originale e divertente.
I disegni di Sergio Ponchione, forse memori di Wally Wood, sono stupendi: dettagliati, fantasiosi e soprattutto estremamente espressivi; i primi piani di Echam la Saggia e della principessa sono meravigliosi. Altro che la sintesi de Gli Uomini della Settimana! Forse ha potuto dedicare tanta cura ai particolari e alla “recitazione” grazie a quelle sequenze che invece sono molto stilizzate per rappresentare le elaborazioni del “calderone”.
Oltre all’intervista di rito agli autori, un intervento di Christoph Dellago spiega cosa si cela dietro le simulazioni. Parte come una fiaba, ma poi finisce per parlare di numeri pseudo-causali e dinamica molecolare e mi ci sono un po’ perso.
L’argomento è ulteriormente approfondito da Godehard Sutmann, il quale dopo l’entusiasmo per le performance cui si è giunti (ogni anno la capacità di calcolo raddoppia) fa seguire l’incertezza per il futuro visto che gli agenti in gioco dovranno essere molteplici.
Per finire, una presentazione del CECAM (Centre Européen de Calcul Atomique et Moléculaire) redatta da Ignacio Pagonabarraga e Sara Bonella.
Purtroppo in questo numero non ci sono le vignette di Walter Leoni, ma Gianluca Peddes illustra alcuni articoli. Davide La Rosa ci concede una storia metanarrativa, e quindi un po’ facile…
The MUDEM Issue è un albo promozionale distribuito gratuitamente in occasione dell’apertura di una mostra dell’istituzione omonima, ovvero il Museo della Moneta della Banca d’Italia. Alla conferenza di presentazione veniva avanzata un’interessante teoria: laddove si dice che le guerre spesso si fanno per soldi, in realtà la moneta storicamente ha impedito le guerre facendo prevalere l’interesse sulla violenza.
Il fumetto di Eccher e Giuseppe Palumbo è interamente muto, è disegnato e colorato meravigliosamente e il meccanismo del finale a sorpresa ricorda i fumetti “modello Lanciostory”. In appendice due interventi scritti sul concetto e l’origine della moneta (da leggersi dopo il fumetto visto che lo riassume) e sulla mostra immersiva L’Avventura della Moneta (e anche qui forse si anticipa troppo), entrambi a firma generica dello Staff di MUDEM.
Anche The Quaternary Issue è stato distribuito gratuitamente, in occasione del quadriennale convegno di Scienze Quaternarie che nel 2023 si è svolto a Roma.
Probabilmente il riferimento del fumetto è l’Alley Oop di Hamlin, comunque Alessio Spataro esibisce uno stile personale e originale, oltre che curato. La quasi totale assenza di parole rende il volume effettivamente universale e spendibile a livello internazionale. Più che una storia si può dire che si tratti di una testimonianza, per quanto di fantasia, dell’incontro di una tribù di Heidelbergensis con un più evoluto Neanderthal.
I redazionali sono in inglese: Marta Pappalardo e Andrea Zerboni parlano dell’importanza dell’Italia per lo studio delle Scienze Quaternarie, cioè l’insieme di scienze che contruibiscono a ricostruire la vita e l’ecologia di circa 600.000 anni fa.
Francesco Latino Chiocci e Ilaria Mazzini spiegano la storia (assai recente) della Geologia Marina e la sua importanza.
Enza Spinapolice ricostruisce la fauna umana che probabilmente coesisteva in Europa in epoca Quaternaria.
Si finisce in bellezza con una vignetta di Leo Ortolani.
Ho notato che Eccher ha scritto molti di questi fumetti (la maggior parte forse), è una specie di scrittore "regolare".
RispondiEliminaPerò per Mudem si è inequivocabilmente ispirato (a livello inconscio, non lo metto in dubbio) a "Zio Paperone e la dollarallergia", e un curioso meccanismo psicologico fa sì che Mudem sia in effetti la versione "luminosa" di quella storia di Barks (ciò non sorprende, visto qual'è il committente), che in effetti era più interessato a mostrare il "lato oscuro" dell'uso del denaro.
E' vero, sembra uno di quei "liberi" con sorpresa finale del vecchio LS.
Palumbo non mi ha impressionato tantissimo, me lo ricordavo meglio in Ramarro.
Quali fumetti di Ponchione mi consiglieresti, che stiano al livello del suo lavoro su Comics & Science?
Mi accodo all'Obliquomo citato nel commento successivo, e rilancio con le biografie dei fumettisti.
EliminaLe strisce di Walter Leoni sono ogni mese su Linus.
RispondiEliminaDi Sergio Ponchione, adoro le storie con il Professor Hackensack e l'Obliquomo.
Da quello che ho visto di Leoni su Linus, fa più che altro strisce sulla sua vita familiare mista al mondo nerd (e non essendo fan di Harry Potter me ne perdo alcune). In Comics&Science ha delle trovate originali e spassose.
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