L’argomento di questo numero è la tecnologia che permette di dare un’identità univoca a un insieme di dati in modo da renderli praticamente impossibili da contraffare: si parla quindi di bitcoin ma non solo.
La parte fumettistica è realizzata da Alessandro Panconesi (qui alla sua prima prova come soggettista dopo aver contribuito ad altro titolo alla serie), Diego Cajelli e Andrea Scoppetta. La Visione di Satoshi è un fumetto complesso come l’argomento di cui tratta, una mise en abyme formata da una storia in una storia in una storia in una storia… il protagonista sarebbe Satoshi Nakamoto, inventore della criptovaluta, ma alla sua “visione” contribuiscono a vario livello altri personaggi: il nonno professore, i suoi studenti Alice e Bobo, Totò (sì, proprio il Principe della Risata), Piero della Francesca, i generali bizantini in lotta contro gli arabi, il saggio Al-Khwarizmi e il traditore armeno Vahan. A fare da cornice, la parabola metaforica di un samurai che dà da bere a un albero sotto gli occhi curiosi di un procione e una volpe. Una stratificazione narrativa non da poco (il disegnatore ha dovuto inventarsi stili diversi per ogni cambio di ambientazione), il cui succo però si riduce al semplice concetto che in un gruppo formato da tre elementi che devono trasmettere informazioni ne basta uno “corrotto” per mandare a monte tutto l’insieme. O almeno io l’ho capita così.
Il breve saggio di Massimo Bernaschi non mi ha aiutato molto ad approfondire, l’argomento è assai complesso. Più “potabile” ma sempre di ambito specialistico l’intervento di Gabriele Bianchi sui Non-Fungible Tokens. Luigi D’Amelia approfondisce invece l’aspetto storico dei generali bizantini usati come metafora dal Matematico Leslie Lamport mentre Davide Bennato parla dell’uso degli pseudonimi tra gli hacker (e non solo) e ricostruisce quel poco che si sa di Satoshi Nakamoto, figura sfuggente e aperta a varie congetture sulla sua vera identità. Come di consueto gli autori vengono intervistati (da Stefano Pisani) in merito alla realizzazione del fumetto.
A integrare la parte a fumetti ci sono le due tavole di Davide La Rosa (che fornisce una variante della storia dei generali bizantini) e alcune vignette di Walter Leoni tra le più divertenti che ho visto in questa serie.
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