martedì 19 novembre 2024

I Dossier dell'impossibile


Nella mia ingenuità pensavo che in un supplemento con questo titolo sarebbero tornati utili quegli inserti narrativi lunghissimi, ripetitivi e sostanzialmente superflui che sicuramente ci avrei trovato, viste le ultime derive di Sine Requie. Trattandosi di «dossier» saranno stati del materiale da consegnare ai giocatori, dei game prop, no? Povero ingenuo.

I casi trattati (oddio, «trattati»…) non sono seguiti dalla polizia o dalla Wehrmacht o da qualsiasi altra cosa ci sia nel IV Reich. Sono invece delle testimonianze raccolte dalla Grenzlinie, cioè un gruppo clandestino di complottisti che si scambiano lettere con cui registrano avvistamenti di cose strane. L’effetto “telefono senza fili” è un rischio tenuto in considerazione (uno ingigantisce un dettaglio che poi un altro avvalorerà senza prove, ecc.) e ovviamente non c’è nulla di sicuro. In pratica Leo e Curte ci dicono “Arrangiatevi!” facendoci pure una sonora pernacchia. A me va anche bene il sarcasmo sulla credulità e il complottismo (i nomi in codice che usano i tizi ricordano nickname da forum) ma era necessario riempirci un centinaio di pagine? Chiaramente questa prima sezione serve a introdurre spunti per avventure, ma al netto delle micidiali parti narrative ce ne sono solo sei più un rapido elenco di «gente che scompare». In un centinaio di pagine. E oltretutto due mi sembrano riconducibili a materiale già letto in altri supplementi. E comunque fra tutti solo uno, il caso dell’automobile assassina, è pienamente giocabile visto che ne vengono forniti i dati e i retroscena. Il caso degli Uomini Gialli sembra poi collegato al mondo “oltre la Soglia”, quindi figuriamoci se Leo e Curte si sbottonano a rivelare qualcosa di più. Da notare che questo supplemento presenta addirittura un esergo dentro un altro esergo, quasi a volerci prendere doppiamente in giro. Il tutto per 39,95 euro.

Se non altro, in questa prima parte ci sono anche delle nuove professioni a darle un minimo di interesse. L’ordine è del tutto arbitrario e non segue un criterio alfabetico, inoltre riguardando la gente comune ci ricorda come Sine Requie sia pensato per partite one shot in cui i personaggi possono (a volte devono) morire. Ma almeno è qualcosa di utilizzabile in tutto quel bla bla bla.

Fortunatamente l’ultima sessantina di pagine è dedicata alle avventure. La prima è solo accennata ma è molto simpatica. La seconda è molto interessante e dettagliata. Peccato che abbia anche un lato parodistico (ma potrebbe non affiorare se non si colgono le citazioni – e poi le recensioni di Erasmus Prock sono divertenti!) e peccato che dimostri ancora una volta la congenita incapacità degli autori, Matteo Cortini in questo caso, di rispettare la metrica in poesie e filastrocche. Comunque non è niente male. La terza avventura è ancora più dettagliata e, sebbene non sia altrettanto originale, presenta comunque una trama molto interessante. E anche dannatamente complessa: fortunatamente presenta un’appendice con il riepilogo dei personaggi coinvolti e della cronologia degli eventi.

Come da tradizione, anche I Dossier dell’impossibile si conclude con un racconto. Se ben ricordo, fino a qualche volume fa questa chiosa finale durava più delle altre parti narrative, adesso (cioè già da un po’ di supplementi a questa parte) le sue sei pagine sembrano poca cosa a confronto con la logorrea degli altri interminabili e ridondanti resoconti. Ma soprattutto quest’ultima parte era usata per introdurre nuovi tasselli al retroscena del mondo di Sine Requie, senza però mai rivelare troppo. Sull’argomento di quello di questo volume preferisco stendere un velo pietoso.

Resta come sempre il dubbio, anzi la certezza, che tra quarantacinque anni starò ancora qui a lamentarmi del fatto che gli autori non abbiano ancora spiegato cosa diede origine al Risveglio e cosa si trova “oltre la Soglia”.

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