Pensavo di recensire questo ammennicolo di Brancalonia per ultimo ma la lettura di Terre Furiose è ancora lungi dall’essere conclusa. E poi così mi libero subito della nota amara che altrimenti avrebbe concluso la panoramica delle ultime uscite di questo mondo di campagna.
Dunque, io di solito non amo i game prop: le mappe sciolte in fondo rientrano in questa categoria. Ma la frenesia degli acquisti e l’ipotesi che un prodotto che porta il marchio di Brancalonia presentasse effettivamente delle mappe di Brancalonia mi hanno spinto comunque all’acquisto. In realtà quelle che sono qui raccolte non sono cartine del Sinistro Stivale e/o di alcune sue città, ma sono semplicemente alcune delle mappe delle tane del Bestiario DOC! Stampate su entrambi i lati dei fogli e opportunamente ingrandite (alcune molto ingrandite) ma sempre quelle sono.
A chi può rivolgersi questo prodotto? A un ignaro acquirente che non conosce Brancalonia ma pensa che in fondo per soli 9 euro può portarsi a casa delle mappe generiche da utilizzare come meglio crede? Può starci, però alcune (penso ad esempio a quelle del Turchino, dell’Orca l’Oca e del Pesce Diavolo) hanno ben poco senso estrapolate dal loro contesto. O forse sono pensate proprio come complemento al Bestiario DOC? Ci saranno pure gruppi di giocatori che non possono proprio giocare senza avere contemporaneamente sotto gli occhi una mappa e il testo che ne descrive le stanze, ma mi risulta difficile credere che tra questi giocatori non ci sia proprio nessuno che ha accesso a una fotocopiatrice o dotato di una connessione a internet con cui scaricarsi la versione digitale del manuale (compresa con l’acquisto del bestiario) per poi stamparsi comodamente le mappe. Certo, queste sono a colori e su carta plastificata per gli usi strategici che immagino se ne fanno nella Quinta Edizione del «gioco-di-ruolo-più-famoso-del-mondo-da-non-citare-nemmeno-sotto-tortura», però sono state private dei numeri di legenda, quindi potrebbero rivelarsi meno utili di fotocopie e stampe, e l’omissione dei numeri fa aleggiare l’ipotesi della malafede, come se si volesse nascondere che non si tratta di materiale originale ma estrapolato da un altro prodotto.
Una fregatura, quindi? Nel mio caso specifico non la definirei così, perché allo stand Acheron per Atlante del Regno (39 euro), Bestiario DOC (45 euro), Terre Furiose (39 euro) e queste mappe (9 euro) mi hanno fatto pagare in totale solo 120 euro. Però chi non sa cosa contiene veramente questa busta trasparente stia in guardia: sicuramente tra le tante mappe troverà alcune che potrà riutilizzare, magari a patto di spremersi le meningi (vedi la testa gigante nella tana del Belfagoro), ma se vuole usarle come compendio al Bestiario DOC avrà bisogno comunque di far riferimento a quelle del manuale che sono numerate, e tenere presente che qui non sono nemmeno riportate tutte ma solo 14.
Spero almeno che il bottino sia stato diviso con gli autori delle mappe, che non vengono citati manco per sbaglio.
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