Il titolo dice tutto. Poco importa che sia riportato diversamente in copertina («in»), in seconda di copertina («a») e nelle gerenze («ad»): dopo una vita a frequentare fiere e ad allestire stand Giacomo Taddeo Traini ha deciso di condividere le sue esperienze tragicomiche in quegli ambienti così peculiari. Molto metodico, parte dal recupero degli accrediti e dalla consegna del materiale per concentrarsi poi sull’allestimento dello stand e quindi sugli incontri coi clienti e gli autori. Nel corso del reportage offre un paio di dritte su come risparmiare tempo ed elabora una casistica delle varie filosofie alla base dell’allestimento di uno stand e delle strategie per attirare lettori.
Quasi tutto il fumetto (il finale è giocato sull’emotività) è caratterizzato da un tono umoristico: nell’introduzione l’autore specifica che ha solamente esagerato un po’ certe situazioni, e chi frequenta fiere non avrà difficoltà a credergli. Il tipo di humour adottato è però principalmente visivo e questo costituisce un limite al godimento del volumetto perché il tratto di Traini è ancora molto acerbo – e come spesso capita le mezzetinte non nascondono le sue carenze ma le sottolineano. Questi Appunti costituiranno comunque una lettura divertente per gli appassionati di fumetti che avranno anche una testimonianza di com’è il mondo dall’altro lato del bancone.
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